Romanzo criminale (romanzo)

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Romanzo criminale (romanzo)

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Genere
Lingua originale
Autore
Editore
Anno di pubblicazione
ISBN
saggio
italiano
Giancarlo De Cataldo
Einaudi
2002


Romanzo criminale è un romanzo scritto dal giudice Giancarlo de Cataldo e si ispira alla vera storia della banda della Magliana che operò nella capitale romana a partire dagli anni settanta. Il romanzo narra la lotta tra bande romane per il controllo di traffico di droghe, prostituzione e gioco d'azzardo. Dal punto di vista della criminalità organizzata, la storia di un decennio d'Italia dal sequestro dal politico Aldo Moro in poi.

ecco un estratto della trama dal libro:

Un organizzazione nascente, spietata e sanguinaria, dalle periferie cerca la conquista dal cielo.Tre giovani eroi maledetti, che hanno un sogno ingenuo e terribili. Un poliziotto molto deciso, un coro di malavitosi, giocatori d'azzardo, criminologi, giornalisti, giudici, cantanti, mafiosi, insiemi a pezzi devianti del potere e terroristi neri. è il più esclusivo bordello della città. Una storia epica, di straordinaria potenza. Il primo grande romanzo dell'italia criminale


"un romanzo capace di rimettere in prospettiva un intera epoca e di ricostruire, dal basso della strada, il cuore oscuro di quindici anni di eventi che hanno cambiato per sempre Roma e l'Italia stessa"

Trama[modifica | modifica sorgente]

Nella Roma degli anni settanta un gruppo di criminali prende il potere della città con metodi di tipo mafioso. Tutti dipendono dalla droga un mezzo evidente per ricavare una grande quantità di denaro, mentre le forze dell'ordine sembrano impegnate con il terrorismo e non bandano alla malavita locale ma non si stanno accorgendo che la capitale romana sta diventando preda di una banda criminale che ha segnato la storia italiana. Il Dandi, il Libanese, il Freddo e il Secco, prendono il controllo della malavita e della delinquenza che fino a quel momento si era fermata alla supremazia di quartiere. Il tutto inizia con il sequestro di una persona ovvero il barone Rosellini e la decisione di non spartirsi il denaro ma di tenerlo da parte per l'acquisto di una partita di droga. La nascente banda deve limitare il suo controllo fino a Centocelle e Tuscolano.

Prima parte[modifica | modifica sorgente]

Il tutto inizia quando il Libanese e i suoi soci incontrano il Freddo, insieme ai suoi compagni inseguito a un furto. Un tossico indipendente detto "il Sorcio", vende la macchina del Libanese al Freddo. I due dopo un momento di tensione si accordano con l'obiettivo di formare un'associazione criminale simile alla camorra siciliana.

La prima mossa è il sequestro del barone Rosellini il quale viene affidato a un'altra banda. Uno dei guardiani del sequestrato mostra il proprio viso quindi il Libano e i compagni sono costretti ad uccidere il povero barone, ottenendo comunque la somma di denaro richiesta per il riscatto. Su suggerimento del Libano e del Freddo la banda decide di non spartirsi il denaro ricavato ma di utilizzarlo per l'acquisto di droga, che si sa è un buon mezzo per il guadagno di denaro. Ad indagare sul rapimento del barone sarà il giovane inesperto commissario Nicola Scialoja insieme al sostituto procuratore Borgia. Il commissario attraverso un acquisto presso un negozio di alta classe risale a Patrizia una prostituta di alto bordo legata al Dandi uno dei tre capi della banda, non ottenendo però prove concrete. L'inizio dell'espandersi delle attività criminali della banda della Magliana, entra in conflitto con un altro piccolo criminale di Roma ovvero il Terribile il quale per togliere di mezzo il nemico, manda sotto la porta di casa del commissario Nicola, una lettera con scritto dove era sepolto il corpo del barone Rosellini. Inseguito i membri della banda, vengono arrestati ma rilasciati qualche mese dopo per mancanza di prove. In realtà una prova schiacciante c'era ovvero il confronto tra la registrazione dell'interrogatorio e della telefonata fatta per dare informazione ai famigliari del barone sul rinascimento dei soldi. Dal confronto si riconosce la voce di Lucio Fabiani detto "er Scrocchia o Scrocchiazeppi". Ma per mano di un componente dei servizi segreti il nastro viene sostituito con uno falso, lasciano Scialoja e Borgia senza prove per incastrare la banda criminale. Nello stesso periodo Aldo Moro viene rapito dalle brigate rosse. Inizialmente la banda viene contatta dalla camorra per trovare e liberare il politico democristiano ma alla fine a nessuno importa più niente, infatti morirà un mese dopo il rapimento. Si decide finalmente di eliminare il Terribile. Verrà ucciso a colpi di pistole nella propria abitazione per mano del Freddo accompagnato da tutta la banda e il Sardo. L'unico che non parteciperà al delitto sarà proprio il Libanese per un motivo personale d'odio nei confronti del Terribile. Qualche tempo dopo, il Freddo viene arrestato per una denuncia avvenuta ancor prima della formazione della banda. Il Libano ucciderà il denunciante per ripagare il Freddo dell'eliminazione del Terribile.

Il guadagno di denaro sporco continua. A Patrizia viene comprato un bordello ad'alto lusso e una bisca (bar dove prevale il gioco d'azzardo) di alto livello. Nella banda si infiltrano, un esponente della mafia siciliana Nembo Kid, due agenti dei servizi segreti soprannominati p- greco e Zeta e infine si infiltra il Nero un massimo esponente dell'estrema destra. i due agenti Zeta e p- greco cercano di confondere le indagini, ricattando il commissario Scialoja accusato di aver fatto fuggire in Francia un attivista di sinistra accusata di terrorismo. Il comissario è costretto a farsi trasferire a Modena. Intanto il nero uccide un giornalista scandalistico. Il fatto nella storia reale, corrisponde all'uccisione di Mino Pecorelli. Intanto un personaggio politico detto il Vecchio, con la pressione della forza pubblica costringe la banda a collaborare con lui per alcuni suoi progetti: arresta alcuni di loro, tra cui il Libanese, fa chiudere il bordello e la bisca. Il rapporto tra il Libanese e il Freddo si guasta sempre di più, a causa del rapporto con i servizi segreti che il Freddo non approva e dalle ambiziose aspirazioni del Libanese, il quale è sempre più teso. Verrà ucciso una sera dopo essersi rifiutato di pagare un grave debito ai fratelli Gemito ex guardie del corpo del terribile.

Seconda parte[modifica | modifica sorgente]

La banda ora guidata dal freddo, cerca di vendicare l'uccisione del libanese, ma inizialmente senza successo, il Sardo uscito dal manicomio criminale pretende più potere e più denaro. Viene eliminato. Intanto, i fratelli Gemito accusati di aver ucciso il Libano vengono uccisi. Ma durante l'ultimo agguato Bufalo e Ricotta vengono arrestanti, e il Dandi che aveva la funzione di copertura non fa niente per liberarli dalle forze dell'ordine. Questo gli provocherà l'odio di Ricotta e del Bufalo, in particolare di quest'ultimo, che mediterà di uccidere il Dandi il quale si lega sempre di più alla camorra siciliana, ai servizi segreti e inizia a fare affari con Trentadenari senza rendere conto alla banda. Mentre il Freddo si trova in carcere per vecchi crimini, la banda diventa sempre più vendicativa e violenta e inizia ad uccidere chiunque sia contrario a loro. Intanto Nembo Kid tenta di uccidere un bracciante di Milano, ma l'operazione va storta e viene ucciso dalla polizia. Il Freddo sta per uccidere il Sorcio, perché aveva venduto dell'eroina al fratello Gigio ma vengono entrambi arrestati. Il Sorcio si pente e rivela alla polizia tutta la struttura della banda della Magliana. Tutti vengono arrestati tranne il Dandi.

Terza parte[modifica | modifica sorgente]

Il Dandi verrà comunque arrestato mentre fa visita all'ormai moglie Patrizia. Grazie al pentimento del Sorcio, tutti i membri della banda vengono condannati a molti anni di reclusione, tranne il Dandi che riesce a ottenere l'assoluzione e la pulizia della fedina penale grazie a una lista ritrovata in seguito a un furto in banca delle liste segrete del P2. Grazie alla lista, il Dandi si compra la libertà e inoltre richiede l'evasione di un'altro membro della banda. Ad evadere sarà Fierlocchio. Intanto il Bufalo, accecato ancora dal profondo odio nei confronti del Dandi, mentre saranno entrambi in carcere mediterà di ucciderlo, ma accetta di dimenticarsi di lui inseguito a un accordo fatto con il Dandi stesso. Il bufalo non andrà in carcere ma in un manicomio criminale.

Il Freddo intanto, ottiene da Donatella del sangue di un arabo affetto di adenocarcinoma al sistema linfatico e verrà ricoverato in ospedale. Prima della sentenza, riesce a scappare, grazie all'aiuto del nero, in America latina. Ci resterà per ben 4 anni insieme alla fidanzata Roberta, gestendo un ristorante. Farà però ritorno a Roma, dopo essere venuto a conoscenza della notizia della morte del fratello Gigio per mano di Buffoni, per vendicarsi della morte del fratello Sergio Buffoni avvenuta sempre per mano del Freddo molto tempo prima. Il Buffoni agirà inseguito alla falsa notizia che il Freddo avrebbe assassinato il Dandi. Il Freddo decide che è giunto il momento di chiudere la latitanza e riceve la visita del commissario Scialoja e si costituirà. Intanto il bufalo ormai uscito dal carcere, insieme a Fierlocchio, il conte Ugolino e il Pischello decideranno di formare una nuova organizzazione, ma per farlo devono togliere di mezzo il Dandi. Verrà ucciso una mattina davanti a un antiquario di fiducia. Dell'assassinio verrà accusato ingiustamente il Freddo.

Personaggi[modifica | modifica sorgente]

I tre protagonisti[modifica | modifica sorgente]

  • il Libanese vero nome di Pietro Proietti chiamato anche Libano o l'ottavo re di Roma è il capo e fondatore della banda della Magliana. Viene descritto come un personaggio affascinante, istintivo e forte. Dotato di sangue freddo, fiuto per gli affari, di grande intelligenza e astuzia cerca sempre di aumentare il proprio potere e di arricchirsi. Il Libanese nella storia reale corrisponde al personaggio Franco Giusepucci chiamato er Fornetto o er Negro uno dei leader della banda.
  • il Freddo vero nome di Fabrizio Soleri, diventerà il braccio destro del Libanese. Conosciuto per la sua astuzia, intelligenza e riservatezza diventerà il leader numero uno della banda della Magliana inseguito alla morte del Libano. Il Freddo nella storia reale corrisponde al personaggio Maurizio Abbatino,attualmente l'ultimo membro vivo della banda. Veniva chiamato anche er Crispino.
  • il Dandi, vero nome di Mario de Angelis, è descritto come il personaggio che si avvicina di più alla criminalità moderna. Era l'unico che era dotato di un istinto imprenditoriale, a differenza degli altri che usavano i propri guadagni per l'acquisto di droga o per le prostitute, egli investiva i propri guadagni anche per attività legali. Dopo la morte del Libanese inizierà a legarsi sempre di più ai servizi segreti, alla camorra siciliana e a fare affari con Trentadenari senza avvertire gli altri. Ma nonostante questo non tradì mai la banda. Cresciuto come un ragazzo di strada, diventerà estremamente ricco da essere considerato un uomo d'arte. è uno dei tre capi dell'organizzazione e tra i tre è sicuramente quello che mostrava più eleganza. Nella storia reale il Dandi è ispirato al personaggio di Enrico De pedis soprannominato Renatino

Membri della banda[modifica | modifica sorgente]

  • il Bufalo vero nome di Claudio Sabbatini è uno dei membri principali della banda. Come il Freddo, con cui va molto d'accordo è un ragazzo molto riservato. Non accetta, tranne in rari casi che qualcuno gli dica ciò che deve fare. A un rapporto conflittuale con il Dandi, nonostante si conoscessero dall'infanzia. Nonostante il carattere aggressivo nutre un profondo rispetto per il Libanese e un sincero affetto. A un profondo senso dell'amicizia e viene considerato una persona molto leale nei confronti dei propri amici.
  • Trentadenari è colui che controlla il denaro della banda.
  • Nembo Kid e un crimianale romano che possiede contatti influenti con la mafia siciliana.
  • il Secco il tesoriere della banda
  • il Sorcio l'assagiatore della droga
  • Scrocchia o Scrocchiazeppi
  • Fierlocchio
  • Ricotta

Personaggi minori[modifica | modifica sorgente]

  • Il Sardo
  • Il Terribile: controlla Centocelle e altre zone di Roma
  • Il Puma
  • Il barone Rosselini: la prima vittima
  • Zio Carlo: il rappresentante della cosa nostra|mafia siciliana
  • Il conte Ugolino: un killer toscano
  • Cinzia Vallesi, in arte Patrizia: una prostituta d'alto bordo legata a Dandi (e non solo)
  • Ranocchia: il migliore amico (omosessuale) di Patrizia
  • Donatella: la donna di Nembo Kid
  • Commissario Scialoja : un commissario di polizia
  • Fernando Borgia: il giudice
  • Zeta e Pi greco: due agenti dei servizi segreti
  • Il Vecchio: È un funzionario del ministero dell'interno che gestisce i rapporti tra i servizi segreti deviati e la criminalità organizzata.
  • Roberta Vannucci la donna del Freddo
  • Gigio : fratello del Freddo

Corrispondenza con la storia reale[modifica | modifica sorgente]

Nonostante, Giancarlo de Cataldo faccia uso di nomi diversi per indicare i personaggi, la storia corrisiponde perfettamente con quella reale. ecco una tabella con indicati i vari personaggi con la corrispondenza reale.

Soprannome nel libro Nome reale Soprannome reale
Il Libanese Franco Giuseppucci "Er Fornaretto" poi "Er Negro"
Il Freddo Maurizio Abbatino "Crispino"
Dandi Enrico De Pedis "Renatino"
Nembo Kid Danilo Abbruciati "Er Camaleonte"
Mario "il Sardo" Nicolino Selis "Er Sardo"
Bufalo Marcello Colafigli "Marcellone"
Ricotta Antonio Mancini "Accattone"
Botola Raffaele Pernasetti "Er Palletta"
Trentadenari Claudio Sicilia "Er Vesuviano"
Scrocchiazeppi Edoardo Toscano "Operaietto"
Fierolocchio Libero Mancone "Fierolocchio"
Aldo Buffoni Giuseppe Carnovale "Il Tronco"
Carlo Buffoni Vittorio Carnovale "Il Coniglio"
Il Nero Massimo Carminati "Il Nazista"
Il Secco Enrico Nicoletti "Il Cassiere"
Il Sorcio Fulvio Lucioli "Er Sorcio"
Il Terribile Franco Nicolini "Franchino er Criminale"
I fratelli Gemito I fratelli Proietti "I Pesciaroli"
Il Giudice Borgia un mix tra Ferdinando Imposimato / Otello Lupacchini
Scialoja un mix tra Nicola Cavaliere / Rodolfo Ronconi
Il Larinese Antonio Chichiarelli "Tony"
Il Pischello Antonio D'Inzillo
Il Sellerone Paolo Aleandri
Zio Carlo Giuseppe Calò "Don Pippo"
Il Mafioso Stefano Bontade
Il Cravattaro Domenico Balducci "Memmo"
Il Pidocchio Mino Pecorelli
Ricciolodoro Antonio Leccese
Er Puma Gianfranco Urbani "Er Pantera"
Il Maestro Gabriele Fanelli
'O Professore Raffaele Cutolo
Il professor Cervellone Aldo Semerari "Il Professore Nero"
Zeta e Pi greco Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte
Il Vecchio Federico Umberto D'Amato
Il Nercio Ettore Maragnoli
Il Banchiere Roberto Rosone
Il Tedesco Bruno Nieddu
Mazzocchio Alessandro D'Ortenzi "Er Zanzarone"
Satana Giovanni Girlando "Gianni er Roscio"
Il Conte Ugolino Dante Del Santo "Er Cinghiale"
Patrizia Sabrina Minardi
Il Barone Rosellini Massimiliano Grazioli Lante della Rovere
Donatella Fabiola Moretti
Er Beato Porco Massimo Barbieri
Vanessa Claudiana Bernacchia "Casco D'Oro"
Er Saracca Amleto Fabiani "Er Vòto"

Adattamenti cinematografici[modifica | modifica sorgente]

logo della serie televisiva diretta da stefano solimma

Il libro ha ispirato due grandi opere cinematografiche:

l'ononimo film di Michele placido realizzato nel 2005 con protagonisti: Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Savino e Claudio Santa maria.

la serie televisiva di Stefano Sollima, realizzata nel 2008, trasmessa sulla rete di Sky sul canale Sky cinema. La serie a come protagonisti Francesco Motanari, Alessandro Roja, Marco Bocci e Vinicio Marchioni.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Romanzo criminale, Giancarlo de Cataldo, 2002