Regno di Sardegna
Il Regno di Sardegna fu uno Stato indipendente situato nella penisola italiana, esistito dal 1297 al 1861, quando mutò il suo nome in Regno d'Italia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il Regno fu istituito nel 1297 da papa Bonifacio VIII sull'isola della Sardegna. Con il tempo comprese nei suoi confini territori e possedimenti aragonesi, pisani e genovesi. Dopo i lunghi domini aragonesi e spagnoli il Regno passò sotto il dominio dei Savoia, dando inizio all'unione dinastica con il Ducato di Savoia, comprendente il Piemonte, la Liguria, la Savoia e parte della Lombardia. Nel 1848 il Re Carlo Alberto promulgò lo Statuto Albertino, una carta costituzionale che rimarrà in vigore anche nel futuro Stato unitario italiano fino al 1947. Tra il 1859 e il 1861, subito dopo la spedizione dei Mille da parte di Giuseppe Garibaldi, il Regno raggiunse l'unità con la conseguente scomparsa degli altri stati allora esistenti. Il 17 marzo 1861 il Regno mutò il suo nome, quando Vittorio Emanuele II di Savoia proclamò la nascita del Regno d'Italia.
Ordinamento dello stato[modifica | modifica wikitesto]
La forma di governo fu una monarchia assoluta tra il 1720 ed il 1848, quando divenne una monarchia costituzionale.
Note[modifica | modifica wikitesto]