Referendum sull'indipendenza della Catalogna del 2017

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Referendum sull'indipendenza della Catalogna
Referèndum d'autodeterminació de Catalunya

Empaperem AMI.png

Manifesto elettorale
Dati generali
Stato Flag of Spain.svg Spagna (Flag of Catalonia.svg Catalogna)
Data 1° ottobre 2017
Tipo Costituzionale[1]
Tema Indipendenza della Catalogna
Esito
Affluenza 43,03%
Favorevoli 92,01%
Contrari 7,99%

Mapa comarcal i municipal de Catalunya.svg

Mappa della Catalogna

Il Referendum sull'indipendenza della Catalogna del 2017 (catalano: referèndum d'autodeterminació de Catalunya) è stato un referendum che si è tenuto in Catalogna il 1º ottobre 2017 per votare sull'indipendenza della regione.

È stato promosso dalla Generalitat de Catalunya ed è stato indetto da una legge del Parlamento della Catalogna, secondo cui il voto avrebbe dovuto avere potere esecutivo, ma l'effettività è stata contrastata dal governo spagnolo in carica.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Iniziativa[modifica | modifica sorgente]

Il parlamento catalano ha deciso di tenere un nuovo referendum sull'indipendenza dopo il precedente referendum del 2014.

Il 9 giugno 2017 il presidente della Generalitat de Catalunya, Carles Puigdemont, ha annunciato che il referendum si sarebbe tenuto il 1º ottobre 2017 e che la domanda sulla scheda sarebbe stata "Volete che la Catalogna sia uno Stato indipendente in forma di repubblica?". Puigdemont ha inoltre aggiunto che, a differenza della consultazione del 2014, questo referendum sarebbe stato vincolante in quanto strumento sostenuto da una larga maggioranza politica e sociale della Catalogna.

Il 6 settembre, al termine di una seduta convocata con una procedura d'urgenza, il parlamento catalano ha approvato la legge regionale istitutiva del referendum con 72 voti a favore (JxSí e CUP), 11 astenuti (Catalunya Sí que es Pot - Podemos) e nessun voto contrario. I rappresentanti dei partiti contrari al referendum e all'opzione separatista (PP, PSC e Ciudadanos), che avevano contestato altresì il ricorso alla procedura d'urgenza insieme a Catalunya Sí que es Pot poiché di fatto impediva qualsiasi dibattito, non hanno partecipato alla votazione, abbandonando l'aula per non dare alcun avallo a un atto che considerano illegale.

Reazioni del governo e delle istituzioni spagnole[modifica | modifica sorgente]

Bandiere indipendentiste esposte nei balconi di Barcellona

Il 7 settembre 2017 il Tribunale costituzionale ha sospeso il referendum e le norme correlate, accogliendo così il ricorso d'urgenza presentato dal governo spagnolo che chiedeva l'annullamento per l'illegalità della legge regionale catalana che ha istituito il referendum. A questa sentenza si è aggiunto l'intervento della Procura Generale, che ha denunciato Puigdemont e tutti i membri dell'Ufficio di presidenza del Parlamento regionale della Catalogna e ha ordinato a tutte le forze di polizia, compresi i Mossos d'Esquadra, la polizia regionale catalana, di impedire ogni tentativo di svolgimento del referendum e di sequestrare urne, materiale di propaganda e computer destinati alla votazione.

Nella mattinata del 20 settembre 2017 la Guardia Civil nella località di Bigues i Riells ha sequestrato 9 milioni di schede elettorali e altro materiale collegato col referendum. La polizia ha anche tentato di entrare nella sede della CUP di Barcellona, senza peraltro riuscirvi a causa dell'opposizione dei militanti che si sono barricati nell'edificio fino a quando alcune ore dopo le forze dell'ordine hanno desistito. Le operazioni di polizia hanno innescato una serie di manifestazioni di protesta spontanee di una parte della popolazione. Manifestazioni di solidarietà con la Generalitat si sono svolte anche in 40 città spagnole al di fuori della Catalogna.

Il 17 ottobre 2017 il Tribunale costituzionale, deliberando all'unanimità, ha definitivamente annullato la legge regionale istitutiva del referendum.

Giornata elettorale[modifica | modifica sorgente]

La giornata elettorale del 1º ottobre si è risolta in un braccio di ferro tra il governo centrale, che ha mobilitato le forze di polizia per impedire un voto considerato illegale e il governo regionale catalano che ha impiegato ogni mezzo per consentire la consultazione. Le urne hanno chiuso alle ore 20:00. Durante la giornata ci sono stati momenti di tensione tra le forze dell'ordine e i cittadini, con oltre 800 persone ferite nei tafferugli secondo alcune fonti. Secondo i primi dati comunicati dalla Generalitat i votanti sarebbero stati 2.262.000 (su circa 5.300.000 aventi diritto); i sarebbero stati 2.020.000 pari al 90%, mentre i No sarebbero stati 176.000, cioè il 7,8%. Le cifre sono state poi corrette ufficialmente a 2.286.217 votanti (43,03% degli aventi diritto), con 2.044.038 (92,01%) e 177.547 No (7,99%).

A seguito del referendum la maggioranza indipendentista del Parlamento regionale catalano ha sottoscritto il 10 ottobre 2017 una dichiarazione dei rappresentanti della Catalogna, un testo esclusivamente politico e senza applicazione effettiva, che dichiara la costituzione della Repubblica catalana come Stato indipendente e sovrano.

Il 27 ottobre 2017 il Parlamento catalano ha approvato a scrutinio segreto la nascita di una repubblica catalana. Il 31 ottobre, la dichiarazione d'indipendenza è stata sospesa dal Tribunale costituzionale e annullata il successivo 8 novembre, in quanto dichiarata incostituzionale.

Quesito referendario[modifica | modifica sorgente]

Scheda elettorale

Il quesito del referendum, secondo l'articolo 4 della legge regionale catalana che ha istituito questo referendum, è stato:

  • (catalano) Voleu que Catalunya sigui un estat independent en forma de República?
  • (italiano) Vuoi che la Catalogna sia uno Stato indipendente sotto forma di Repubblica?

Gli elettori potevano votare o No. La legge regionale catalana prevedeva che, in caso di vittoria del , il Parlamento autonomo procedesse col dichiarare formalmente l'indipendenza, e che invece, in caso di vittoria del No, venissero convocate elezioni anticipate per rinnovare il Parlamento stesso.

Risultati[modifica | modifica sorgente]

Opzioni Voti %
2 044 038 92,01
No 177 547 7,99
Totale 2 221 585 100,00
Schede bianche 44 913
Schede nulle 19 719
Totale votanti 2 286 217 43,03

Fonte: Generalitat de Catalunya.

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. Non è costituzionale per la Spagna, ma in caso di pieno potere esecutivo avrebbe modificato la costituzione spagnola

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]