Referendum istituzionale del 1946
Referendum istituzionale del 1946 | |||
L'assemblea costituente della Repubblica Italiana, con la maggioranza della Democrazia Cristiana (in azzurro) eletta durante il referendum | |||
Dati generali | |||
Stato | Regno d'Italia | ||
Data | 2 e 3 giugno 1946 | ||
Tipo | istituzionale | ||
Tema | determinazione della forma di governo | ||
Esito | |||
Affluenza | 89,08% | ||
Favorevoli | 54,3% (Repubblica) | ||
Contrari | 45,7% (Monarchia) | ||
Repubblica Monarchia |
Il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946 è stato indetto per determinare la forma di governo da dare allo Stato italiano dopo la seconda guerra mondiale, proclamando la fine della monarchia del Regno d'Italia e la nascita della Repubblica Italiana[1].
Storia[modifica | modifica sorgente]
Il 16 marzo 1946 il luogotenente del Regno, il principe Umberto, decretò che la forma istituzionale dello Stato sarebbe stata decisa tramite un referendum. Un mese prima del referendum, il Re Vittorio Emanuele III abdicò in favore del figlio, che venne proclamato re assumendo il nome di Umberto II di Savoia[2]. L'ex sovrano Vittorio Emanuele III partì per un esilio volontario in Egitto. Il 2 giugno e la mattina del 3 giugno del 1946 ebbe luogo il referendum. Parallelamente venne eletta un'Assemblea Costituente. I voti validi in favore della repubblica risultarono circa due milioni più di quelli per la monarchia, cambiando quindi la forma di governo che reggeva dal 1861 decretando la fine della sovranità dei Savoia. I sostenitori della monarchia denunciarono dei possibili brogli durante gli scrutini, mai peraltro confermati. Il Re Umberto II partì in esilio per il Portogallo. La nuova costituzione prevedeva l'esilio e il divieto di rientro sul suolo italiano per il Re ed i suoi discendenti maschi, condizione che terminò nel 2002. Il 28 giugno del 1946, Enrico De Nicola fu eletto capo provvisorio dello Stato, eletto poi Presidente della Repubblica Italiana il 1º gennaio del 1948.
Esito del referendum[modifica | modifica sorgente]
Votarono l'89,08% degli allora aventi diritto al voto. Non votarono le province di Zara, della Venezia Giulia e di Bolzano
⤋ | Voti |
---|---|
Repubblica | 12 717 923 |
Monarchia | 10 719 284 |
Schede nulle | 1 498 136 |
Note[modifica | modifica sorgente]
- ↑ Referendum - treccani.it (vocabolario)
- ↑ Luogotenenza - treccani.it (vocabolario)
Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]
- Italia - treccani.it
- Cosa è successo in Italia il 2 giugno 1946? - sapere.it
- 2 giugno 1946- 2 giugno 2016 - quirinale.it