Ponte del diavolo

Da Vikidia, l'enciclopedia libera dagli 8 ai 13 anni.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il Ponte del Diavolo si trova a Tolentino nella provincia di Macerata. Secondo la leggenda, il diavolo ordinò a Mastro Bentivegna, nel 1268, di costruire questo ponte entro 71 giorni. Quando Mastro Bentivegna l'avrà terminato, il Diavolo porterà con sé la prima anima che vi passerà sopra. E accettò. Quando il diavolo ritornò nelle tenebre, mastro Bentivegna si pentì amaramente della promessa fatta al demone, così decise di andare da San Nicola, che lo consolò e gli spiegò cosa aveva in mente per beffare il Diavolo. Dopo 71 giorni, il diavolo tornò al ponte per vedere se era terminato come da lui richiesto. Quando vide che la struttura era completa, si mise ad aspettare che un'anima ci passasse sopra. Intanto Padre Nicola sguinzagliò un cane, che passò sul ponte e così il diavolo fu costretto a prendersi l'anima del cagnolino. Ed è da qui che proviene il nome del ponte del diavolo. Nel 1524, per ordine del comune, fu innalzata sullo spigolo del ponte una piccola edicola Sacra, con un affresco che rappresenta la maestà, ovvero la vergine Maria con il bambino in braccio seduta in trono. Il 30 giugno 1944, durante la seconda guerra mondiale, le truppe tedesche giunte a Tolentino fecero saltare in aria con delle bombe l'arcata del ponte del Diavolo, che però fu ricostruita mantenendo la forma originaria alcuni anni dopo. Oggi sotto il Ponte del Diavolo scorre un fiume importante, il Chienti. Di fronte all'arco della torre del ponte si innalza la porta del ponte e, sotto ad esso è presente un'oasi di natura con alberi, foglie, rocce e altre piante di vario tipo.

Il Ponte del diavolo di Tolentino è prioritario per la città nella viabilità e ha una grande rilevanza per le Marche, tanto che è tra i più belli della regione. Sul Ponte del diavolo ogni anno si celebra, a settembre, la storica rievocazione grazie all'associazione artistico-culturale “I Ponti del diavolo”, presieduta da Carla Passacantando. Ma questa rievocazione è molto diversa dalle altre perché ricrea la leggenda tanto cara ai tolentinati in un ambiente duecentesco ruotando proprio intorno a quando fu costruito il Ponte del diavolo. Storia e leggenda. Leggenda che si associa a frammenti di storia che vivono nella tradizione tra i quali la corsa all’anello a cavallo tra contrade, un torneo che si svolgeva a Tolentino nel 1200 come esercitazione per i cavalieri. Giovanni da Varano e Gentile da Varano, i due potenti signori di camerino raccontano che i nobili dei centri vicini si davano appuntamento a Tolentino per mostrare la loro bravura nella giostra. Erano presenti anche molte donne alle quali veniva dedicata la giostra per amore. Le donne seguivano le evoluzioni dei cavalieri, che lanciati in corsa, scagliavano lance all’anello appeso ad una fune. Passato, presente e leggenda si incontrano dando particolarità alla manifestazione unica nel suo genere che rievoca un pezzo di vita duecentesca, facendo particolare riferimento al popolo. A rievocare la leggenda e i momenti di vita duecentesca è il gruppo storico dell'associazione e a ciascuna edizione viene invitato in genere un personaggio del mondo dello spettacolo, che ha il compito di fare da testimonial. La stessa associazione ha dato vita a diversi gemellaggi tra i Ponti del diavolo. Sono tanti i ponti “gemelli” (quelli che si chiamano "Del Diavolo") sparsi nel mondo. Ogni anno viene scoperto un nuovo gemellaggio. Sul Ponte del diavolo l'associazione “I Ponti del diavolo” organizza anche il banchetto storico, nonché la messa e il rito delle “Antiche canestrelle” che era un modo per ringraziare la Madonna donando grano per aver ottenuto, dopo tanta attesa, l’edificazione del ponte di vitale importanza per coloro che vivono al di là del Chienti per raggiungere il paese. Oltre al frumento si regalano anche prodotti dell’industria locale e per lo sviluppo del turismo. Il Ponte del Diavolo è anche il simbolo di un prestigioso premio assegnato al cittadino che ha contribuito di più al bene e allo sviluppo della città di Tolentino. Un premio che, avviato nel 2003, anno dopo anno si impreziosisce sempre di più. Tutto ruota attorno al Ponte del Diavolo che, nel corso del tempo, ha acquistato sempre più una valenza culturale, storica, turistica, nonché sociale. Molte le iniziative proposte in questi anni tra le quali la pubblicazione “Le edicole sacre a Tolentino” che quindi si aggiunge a quella sull’Edicola sacra del Ponte del Diavolo. La stessa associazione ogni anno propone “L’arrivo della Befana del Ponte”, il raduno delle befane con la discesa della equilibrista dal Ponte del diavolo o dalla Torre degli orologi con (ovviamente) l'assistenza dei vigili del fuoco, nonché il veglione di Carnevale “Il Ponte del Diavolo in maschera”. Le iniziative sono organizzate con il patrocinio e la collaborazione del comune.

Galleria fotografica[modifica | modifica sorgente]