Piano cartesiano
Il piano cartesiano fu ideato dal famoso matematico Renè Descartes (detto Cartesio).
Attraverso il piano cartesiano possiamo con due numeri, ascissa e ordinata, sapere dove ci troviamo nel piano. Le coordinate geografiche ad esempio: se ci trovassimo nel mare e avessimo due telefoni per incontrarci dovremmo soltanto dirci due numeri che sono la latitudine e la longitudine. Cartesio per raggiungere un maggior grado di precisione nella risoluzione dei problemi geometrici introdusse il concetto del “piano cartesiano”, in cui la scienza dei numeri, l’algebra e quella delle forme, la geometria, si uniscono. Lui era un uomo di grande cultura e intelligenza ma gracile di salute, e un giorno, mentre era a letto con la febbre, vide una mosca che si spostava nel soffitto senza alcuna direzione; decise di prendere subito carta e penna per cercare di comprendere la traiettoria del insetto. Si narra che Cartesio abbia allora chiamato la mamma che, accorse subito in camere preoccupata da quelle grida: pensava che il figlio fosse in pericolo di vita. Naturalmente non stava morendo, ma stava inventando un sistema di riferimento fondamentale per la matematica odierna e per le coordinate geografiche; in questo modo lui creò una corrispondenza reciproca tra i punti disposti sul piano e le coppie di numeri. In questa maniera un insieme di punti può essere associato ad una serie di numeri e , se si riesce ad esprimere quest'ultima con una formula, si otterrà la corrispondenza tra la linea e la formula stessa.
La definizione del piano[modifica | modifica sorgente]
Il piano cartesiano è un sistema di riferimento formato da due assi perpendicolari, detti assi cartesiani che si intersecano in un punto chiamato origine. In un piano consideriamo due rette perpendicolari che chiamiamo con x e y,
Gli assi cartesiani[modifica | modifica sorgente]
Nel piano cartesiano ci sono due assi: l'asse in verticale che si chiama ordinata (in genere indicata con y) e l' asse in orizzontale chiamato (x)
Le coordinate[modifica | modifica sorgente]
Fissata un'unità di misura, è possibile individuare tutti i punti del piano con le loro coordinate. I due assi cartesiani,perpendicolari tra loro formano una griglia in cui possiamo individuare tutti i punti, infatti il piano cartesiano è un sistema di riferimento che funziona come le carte geografiche (il reticolo geografico). Data una coppia di numeri,la prima coordinata della coppia è sempre l'ascissa,la seconda è sempre l'ordinata. Scambiando il posto l'ascissa con l'ordinata,si rappresenta un punto diverso da quello dato. I punti che si trovano sull'ascisse hanno l'ordinata uguale a zero (es:A 2;0) invece i punti che si trovano sull'ordinata hanno l'ascissa uguale a zero (es:B 0;2) le coordinate dell'origine degli assi sono uguali a zero (es:C 0;0)
Nel piano cartesiano possiamo individuare infiniti punti associati a due coordinate.
Calcolare la lunghezza di un segmento[modifica | modifica sorgente]
Il segmento è parallelo all'asse delle y (ovvero i punti hanno le x uguali)[modifica | modifica sorgente]
La lunghezza del segmento parallelo all'asse delle y si calcola con il valore assoluto dell'y del primo punto meno l'y del secondo punto. Considerando due punti A e B, la formula è:
La retta si troverà nel primo e nel quarto quadrante o nel secondo e nel terzo
Il segmento è parallelo all'asse delle x (ovvero i punti hanno le y uguali)[modifica | modifica sorgente]
La lunghezza del segmento parallelo all'asse delle x si calcola con il valore assoluto dell'x del primo punto meno l'x del secondo punto. Considerando due punti A e B, la formula è:
La retta si troverà nel primo e secondo quadrante o nel terzo e nel quarto quadrante
Il segmento è obliquo (i punti hanno x ed y diversi)[modifica | modifica sorgente]
La lunghezza del segmento parallelo all'asse delle x si calcola facendo la radice quadrata del quadrato di x del primo punto meno x del secondo punto sommato al quadrato di y del primo punto meno y del secondo punto. Considerando due punti A e B, la formula è:
L'equazione della retta[modifica | modifica sorgente]
L'equazione generica di una retta nel piano cartesiano è , dove m si chiama coefficiente angolare.
Nel piano cartesiano possiamo disegnare delle rette:
- quando una retta è parallela all'asse x,i suoi punti hanno tutti la stessa coordinata dell'asse y
- quando una retta è parallela all'asse y,i suoi punti hanno tutti la stessa coordinata dell'asse x
- se disegno la bisettrice nel piano,i punti del piano risultano con le coordinate,ascissa e ordinata,con stessi numeri (es:8;8). In particolare, il coeffi.ciente angolare m della bisettrice è uguale ad 1
Inclinazione della retta[modifica | modifica sorgente]
Più è maggiore è il coefficiente angolare, più la retta sarà vicina all'asse y.
La retta nei quadranti[modifica | modifica sorgente]
Se il coefficiente angolare è maggiore di 0, la retta si troverà nel primo e nel terzo quadrante; se il coefficiente angolare è minore di 0, la retta si troverà nel secondo e nel quarto quadrante.
Note[modifica | modifica sorgente]
Bibliografia[modifica | modifica sorgente]
Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]