Oskar Schindler

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Oskar Schindler

Schindler, Oskar.jpg

Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Luogo di morte
Data di morte
Attività
Oskar
Schindler
M
Svitavy
28 aprile 1908
Hildesheim
9 ottobre 1974
imprenditore


Oskar Schindler è stato un imprenditore tedesco ricordato per aver salvato circa 1200 ebrei durante la persecuzione nazista in Germania.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Fu il primogenito di una famiglia di tedeschi, Johann Hans Schindler, imprenditore agricolo, e Franziska Schindler Luser. Nel 1928, si innamorò di Emilie Pelzl, che sposò il 6 marzo dello stesso anno. Non fu un matrimonio felice a causa dei continui tradimenti da parte di Oskar.

Rapporti con il partito Nazista[modifica | modifica sorgente]

Dopo aver lasciato l'esercito, trovò lavoro presso la Jaroslav Simek Bank. Nel 1932 Schindler fu arrestato più volte per ubriachezza. Il 1935 fu un anno di crisi: il padre alcolizzato, Johann, abbandonò la moglie e morì pochi mesi dopo. Allo stesso tempo, a causa delle scarse risorse economiche, iniziò a partecipare alla politica e divenne il primo membro del Partito tedesco dei Sudeti. L'anno successivo fu reclutato dal Abwehr, il servizio segreto militare del partito nazista, per scopi industriali.

Primi passi da imprenditore[modifica | modifica sorgente]

Nel 1937 si interessa a una fabbrica in fallimento, la Rekord (produce oggetti smaltiti), precedentemente di proprietà di ebrei, e la acquista ad un costo molto conveniente. Grazie ai suoi modi e alla sua bravura nel reperire prodotti al mercato nero, riesce ad eccellere nelle relazioni con i gerarchi locali e la ditta prospera. Prima della Seconda guerra Mondiale la fabbrica si occupava di produrre pentolame ma con l’entrata in guerra inizia a produrre munizioni. QUesta fabbrica fu usata da Schinler come escamotage per salvare migliaia di vite ebree dai campi di concentramento. Prima che gli ebrei venissero divisi e successivamente messi nei treni, egli li reclutava nella sua fabbrica a lavorare sfruttando le buone relazioni con esponenti del aprtito nazista.

I primi affari[modifica | modifica sorgente]

Assume i 45 dipendenti rimasti, firma contratti con l’esercito tedesco per le prime forniture,

  • assume anche il direttore amministrativo, Abraham Bankier, che lo aiuta a reclutare ebrei
  • gli ebrei di Cracovia patiscono di sempre meno diritti e libertà. Finanziando l'attività di Schindler, sono in grado di utilizzare denaro che può essere sequestrato in qualsiasi momento. In cambio, hanno accesso ad alcuni prodotti, ceramiche e facili transazioni. Stabilì una base di produzione nella zona industriale di Zabłocie alla periferia di Cracovia e ribattezzò la fabbrica Deutsche Emailwaren-fabrik di Oskar Schindler.

Fabbrica di Bombe anticarro[modifica | modifica sorgente]

Nell’inverno del 1940 l’Ispettorato Armamenti gli chiese di dedicare un reparto alla produzione di bombe anticarro, proposta subito accolta, aumentando ulteriormente le assunzioni. In questo periodo si inaspriscono le condizioni degli ebrei polacchi. Dopo un decennio di soluzioni politiche sfavorevoli, impostate a fare di loro un capro espiatorio per la recessione economica, nel marzo del 1941 viene emanato un editto per la creazione di un ghetto e un altro per cancellare il diritto al salario degli ebrei, che hanno diritto solo alle razioni alimentari ridotte. Dalla fine del 1941 al 1944 Schindler fu arrestato tre volte, con l’accusa di corruzione e di fornire aiuto ad ebrei; le denunce partono ovviamente da polacchi o tedeschi alle sue dipendenze, ma viene sempre rilasciato per assenza di prove. Nell'autunno del ‘42, dopo rastrellamenti e violenze quotidiane nel ghetto, a Cracovia viene aperto un campo di lavoro vicino alla fabbrica, il campo di Płaszów, sotto il comando di Amon Göth. Schindler mantiene ottimi rapporti con questo ufficiale, facendo arrivare costantemente prodotti di lusso alla sua villa: i suoi sforzi sono premiati con la concessione di baracche separate per i propri lavoratori, lontano dalle violenze e dal sadismo di Göth, in ragione della necessità di tutelare questi operai specializzati nella produzione di armi.

Periodo dell’invasione Russa[modifica | modifica sorgente]

Nell'agosto 1944, in seguito all'invasione russa, i nazisti eseguirono senza sosta la pulizia etnica di Cracovia. La fabbrica di Schindler chiuse, ma riuscì a ottenere il trasferimento della fabbrica di armi tramite macchinari. Salvò, riportandole alla sua fabbrica, un gruppo di persone che erano state erroneamente mandate in un campo di concentramento. Si trattava di 700 uomini e 300 donne: arrivarono nel nuovo sito della fabbrica e furono assunti. Nella produzione precedente restava attivo, almeno sulla carta, solo il dipartimento degli armamenti: infatti gli ebrei nel 1098 producevano solo munizioni, e ci furono difetti, fino alla fine della guerra.

L’espulsione tedesca e l'arrivo in Argentina[modifica | modifica sorgente]

Nel 1945, a causa del decreto Benes, la popolazione tedesca fu cacciata dal territorio dei Sudeti. Per Schindler il pericolo è ancora maggiore ricercato dalle autorità cecoslovacche per le attività di spionaggio e da quelle degli alleati perché membro del partito nazista. Schindler e sua moglie scapparono finché non si stabilirono in Argentina nel 1949, senza molti soldi o amici su cui fare affidamento. Il suo tentativo di avviare l'attività fallì, ma di fatto, grazie alla donazione di Schindlerjuden, mantenne il suo stato, lo sostenne e raccontò il suo comportamento, che gli valse un prezioso riconoscimento.

Il ritorno in Germania[modifica | modifica sorgente]

Tornò in Germania nel 1958 e le autorità tedesche dell'epoca chiarirono immediatamente la sua situazione, gli riconobbero il merito di aver salvato centinaia di vite. Quando visitò Israele per la prima volta nel 1961, fu accolto calorosamente da 220 ebrei che aveva salvato. Da allora ha vissuto tra Israele e la Germania, dove ha potuto vivere, grazie alla calorosa ospitalità e al sostegno finanziario di alcuni degli ebrei che ha salvato. Schindler, infatti, non è riuscito a tentare di ripristinare la sua carriera di imprenditore nel paese, e non è mai sfuggito alla povertà. Il 18 luglio 1967, il comitato speciale israeliano Yad Vashem decise di riconoscere Oskar Schindler tra i giusti delle nazioni; la decisione fu confermata il 24 giugno 1993 ed estesa alla moglie di Schindler Emilie (Emilie).).

La lista di Schindler[modifica | modifica sorgente]

Durante la guerra Schindler redasse elenchi scritti di vari ebrei, che cercò di salvare dall'Olocausto, la maggior parte dei quali riuscirono e furono sempre assunti. Usarono gli operai come scusa. Il più importante di questi è un elenco di 1.117 nomi conservati da uno dei sopravvissuti. D'altra parte, l'ultimo elenco risale al 18 aprile 1945 e contiene 801 nomi.


Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

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