Mesolitico

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La parola Mesolitico deriva dal greco e significa “età della pietra di mezzo”[1]. Questo termine, infatti, indica un periodo di passaggio tra il Paleolitico e il Neolitico.

Cambiamenti ambientali e adattamento[modifica | modifica sorgente]

Il Mesolitico va da 14.000 a.C. al 8.000 a.C. circa[2].

Durante il Mesolitico ci fu il ritiro dei ghiacciai, dopo quattro grandi glaciazioni. Questo causò l’aumento della temperatura terrestre e cambiamenti climatici ed ecologici. Le piogge favorirono la diffusione di praterie e boschi in Europa, Asia e Nord America, mentre in Africa il clima divenne secco e si estesero i deserti. I cambiamenti climatici causarono la scomparsa di molti animali di grossa taglia, come i mammut. Gli uomini dovettero adattarsi a questi cambiamenti, dedicandosi soprattutto alla pesca e alla caccia di piccole prede. Iniziarono, quindi, a stabilirsi nei pressi di fiumi e laghi. Il clima meno rigido favorì, inoltre, la crescita spontanea di cereali, come l’orzo e il frumento, che l’uomo cominciò a raccogliere, insieme a uova di uccelli, molluschi e frutta. L’uomo iniziò a diventare sedentario, ad aspettare la stagione del raccolto e ad organizzarsi.

rifugio mesolitico

Domesticazione degli animali[modifica | modifica sorgente]

Nel Mesolitico l’uomo iniziò ad addomesticare gli animali[3], come i lupi, per difendersi da altri animali ostili e per inseguire le prede. Inoltre, i mesolitici cominciarono ad allevare animali (buoi, montoni, capre, ecc), nutrendoli, proteggendoli e garantendone la riproduzione. Ciò permetteva loro di avere sempre risorse di cibo, anche durante gli spostamenti o le carestie, e di ricavare pelli e corna. La popolazione iniziò a crescere, poiché le condizioni di vita divennero meno difficili.

punta di freccia

Utensili[modifica | modifica sorgente]

Per cacciare le piccole prede gli uomini mesolitici inventarono nuove armi, come l’arco per colpire gli animali a distanza con maggiore precisione, e punte di freccia particolarmente piccole. Gli uomini mesolitici sapevano usare anche il legno, le ossa e le corna, che erano facilmente reperibili. Il legno, ad esempio, era molto usato per costruire imbarcazioni; per tagliarlo, gli uomini costruirono asce ricavate da rocce. Per pescare i mesolitici usavano reti, ami, fiocine e trappole. Oltre agli utensili per cacciare e pescare, gli uomini crearono anche oggetti ornamentali, come collane costruite con i denti di animali e recipienti in legno.

Rifugio mesolitico[modifica | modifica sorgente]

Le abitazioni mesolitiche erano tende leggere raggruppate in gruppi di quattro o sei; questi accampamenti erano abitati stagionalmente, a seconda delle attività che gli uomini facevano di stagione in stagione.

Grotta dei cavalli di Valltorta

Arte[modifica | modifica sorgente]

Verso la fine del Paleolitico nasce l’arte rupestre, con le figure dipinte o incise sulle rocce. Durante il Mesolitico si utilizzava questo tipo di arte per raffigurare uomini e animali in movimento, probabilmente come rito propiziatorio per la caccia. Un esempio di arte mesolitica è la Grotta dei cavalli di Valltorta[4], in Spagna, scoperta nel 1917, ed oggi patrimonio naturale dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO. La grotta fa parte di un insieme di grotte raffiguranti scene di caccia: gli uomini sono rappresentati con archi e frecce, testimoniando il progresso delle tecniche di caccia in epoca mesolitica.

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]

Paleolitico

Neolitico

UNESCO

Note[modifica | modifica sorgente]


  1. https://www.treccani.it/vocabolario/mesolitico/
  2. Giuseppe Nifosì, Viaggio nell’arte dall’antichità ad oggi, Editori Laterza, 2017, ISBN 9788842115502
  3. Giardina, De Corradi, Gregori, Inchieste sulla storia, Editori Laterza, 2011, ISBN 978-8842109549
  4. Cantarella, Guidorizzi, Materia storia 1, Einaudi Scuola, 2014, ISBN 9788828615385