Lingua lombarda

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Diffusione del Lombardo in Europa

La lingua lombarda (in lombardo Lombard [1]) è una lingua galloromanza parlata in buona parte della Lombardia, nella Svizzera italiana, nel Trentino occidentale e nelle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte.

Origini linguistiche[modifica | modifica sorgente]

Il lombardo è una lingua romanza occidentale, ossia deriva dal latino, ma ha comunque anche del lessico di origine longobarda dovuto alla presenza di quel popolo in Lombardia.

Parole di origine longobarda e germanica in lombardo sono:

Lombardo Italiano Origine
Biot Nudo Blauths
Guerra Guerra Werra
Ranf Crampo Kramp
Vardar Guardare Wardon
Scagn Sgabello [2] Skranna
Banca Banca Banka
Maross Venditore di cavalli Mahrsloz
Scança Stampella Skakja
Piò [3] Plog

Parole di origine latina in lombardo:

Lombardo Italiano Origine
Mason Casa Mansio
Incœ Oggi Hinc Hodie [4]
Mei Meglio Milliu
Jontar Aggiungere Iunctare
Fomna Donna Foemina
Dogiar Adocchiare Adoculare
Cadrega Sedia Cathedra
Aviga Ape Apicula

Negli anni 1800 il lombardo prende molte parole francesi, mentre oggi il riferimento è l'italiano.

Francesismi[modifica | modifica sorgente]

Parole francesi entrate in lombardo, grazie all'influenza di questa lingua in vari campi della cultura:

Lombardo Francese Italiano
Adress Adresse Indirizzo
Buçon Bouchon Tappo
Lingiaria Lingerie Biancheria intima
Metress Maîtresse Padrona
Reclam Reclamé Pubblicità
Sacranon Sacré nom Accidenti

Germanismi[modifica | modifica sorgente]

Il lombardo ha preso anche delle parole dalla lingua tedesca, che sono presenti soprattutto nella Svizzera italiana, per via dei forti legami con il resto della Svizzera, che parla tedesco.

Lombardo Italiano Tedesco
Bavuça Supponente Baushen
Gabinat Epifania Gabe Nacht
Gel Centesimo Geld
Menegold Barbabietola Mengold
Zvanzig [5] Zwanzig
Trincar Bere di gusto Trinken

Lombardismi[modifica | modifica sorgente]

I lombardismi sono parole della lingua lombarda arrivate in altre lingue. La lingua con più lombardismi è l'italiano.

Italiano Lombardo
Ciabatta Çavata
Bufera Bufera
Brugo Brug
Far fuori Far fœra
Brancare Brancar

Storia della lingua[modifica | modifica sorgente]

Anni 1200[modifica | modifica sorgente]

Il primo testo conosciuto in lombardo è il Sermon Divin, risalente al 1264. parla della Passione di Cristo e all'inizio del testo il poeta chiede la protezione a Dio.

 
Alto Deo patre, Segnior
Dà a mi força e ualor
Patre Deo Segniore ueraxe
Mandame la toa paxe,
Jesu Cristo filiol de gloria
Dè a mi seno et memoria,
Jntendimento e cognoscança,
Jn tuta grande lialtança
Sì me adriça in quella via
Ke plaça a toa grande segnioria
Spirito Sancto de toa bontà
Eo ne sia sempre inluminao,
Jnluminao e resplendente

L'ortografia è simile a quella degli altri volgari latini. Si nota un participio presente ("resplendente"), perso nei dialetti lombardi moderni, e l'uso della lettera "J" per la moderna "I". Interessante anche "Eo" per "Io", derivato dal latino "ego", e non il moderno "mi".

In questo secono si trovano le prime attestazioni scritte dei dialetto bergamasco e del dialetto lodigiano, per quanto non ebbero uno sviluppo come quello milanese.

Bonvesin de la Riva[modifica | modifica sorgente]

Bonvesin de la Riva è considerabile il padre della lingua lombarda. Scrisse testi sia in lingua latina che in lombardo. I suoi testi lombardi più famosi sono il Libro delle tre scritture, che narra l'inferno, il paradiso e la Passione di Cristo cinquant'anni prima della Divina Commedia, un galateo, vari trattati religiosi e un trattato sulle malattie dell'epoca.

Anni 1300[modifica | modifica sorgente]

Nel 1300, oltre al continuo sviluppo della letteratura milanese, nasce la letteratura in lombardo orientale, con opere come le Laudi, canti dedicati a Dio, e il Mayor Gremenza.

Anni 1600[modifica | modifica sorgente]

Nel 1600 avvengono molti eventi importanti per la lingua lombarda: Viene scritto dall'ossolano Giovanni Capis il dizionario Varon Milanes, sei anni prima del primo dizionario della lingua italiana e 5 del primo dizionario spagnolo. Altro testo fondamentale è il Prissian Milanes de la parnonzia milanesa scritto da Giovanni Ambrogio Biffi. L'ortografia di questi volumi era simile alla moderna milanese, ma aveva alcune incertezze interne e la "œ" era scritta solo come "eu".

Poeta famoso in lombardo del 1600 è Fabio Varese, che scriveva poesie sarcastiche.

Porta, Maggi e l'ortografia milanese[modifica | modifica sorgente]

Intorno al 1650 nasce l'ortografia milanese classica, il cui esponente principale è Carlo Maria Maggi. Qui vediamo una sua poesia dove chiede scusa a sua figlia per averle regalato delle pere bacate:

 
Ve domandi perdonanza
di per brusch e gibollaa!

Se i vedeva mì d'impruma
i avarev faa buttà via!
Ve segur che la me fuma
e a la sura Annamaria!...
Ma l'è staa mala creanza
del fattor che i ha mandaa!

Ve domandi perdonanza
di per brusch e gibollaa.

Altro esponente molto famoso della poesia e letteratura lombarda è Carlo Porta poeta prettamente satirico di Milano. Qui vediamo una sua poesia dedicata ad un signore che non amava particolarmente la lingua lombarda.

 
I paroll d'on lenguagg, car sur Gorell
hin ona tavolozza de color
che ponn fà el quader brutt, e el ponn fà bell
segond la maestria del pittor.

Senza idej, senza bon gust, senza on cervell
che regola i paroll in del descor
tutt i lenguagg del mond hin come quell
che parla on sò umilissim servitor.

E sti idej, sto bon gust già el savarà
che no hin privativa di paes
ma di coo che gh'hann flemma de studià.

Tant l'è vera che in bocca de Usciuria
el bellissem lenguagg di Sienes
l'è el lenguagg pu cojon che ghe sia.

La cui traduzione in italiano è:

 
Le parole di un linguaggio, caro signor Gorelli
sono una tavolozza di colori
Che possono fare il quadro brutto, o farlo bello
Secondo la maestria del pittore

Senza idee, senza buon gusto, senza un cervello
Che regola le parole nel discorso
Tutti i linguaggi del mondo sono come quello
Che parla un suo umilissimo servitore

E queste idee, questo buon gusto già saprà
che non sono prerogativa dei paesi
ma delle teste cha hanno voglia di studiare

Tant'è vero che in bocca di Vossignoria [6]
Il bellissimo linguaggio dei sienesi [7]
È il linguaggio più stupido che ci sia

Il 1900[modifica | modifica sorgente]

Nel 1900 si sono avute molte influenze toscane, e si è definitivamente persa la negazione preverbale [8], oltre che il passato remoto. Vediamo un testo del poeta Attilio Rillosi, di Pavia:

 
Sóra i vapór câ sfuman la risera
sórridenda sâ sbassa 'l sól âd Magg,
magg ch'âl cânta tra i ros e 'l vegna in tera
pâr ravvivà 'na fed e met coragg.

Guardan l'aqua deserta i risaroel,
i brass al cel e i facc immagónent,
palpita ind la canson di pori fioel
on poema âd miseria e 'd patiment.

Sónan i tromb, s'avansa ón battaglion
in mes ai fiór, in mes ai camp risort:
piangiaróma dóman... maledission!
Registranda ind la lota ón altar mort!

Oh!, pâr pietà 'n poo 'd pas e 'g vegna 'l dì
d'avegh âl pân men scars e men sudà,
che i baiónett i sian convertì
in strument âd prógress e 'd civiltà;

che ón angiól cól martel al rómpa
fasend amis e bón tuta la gent,
e la canson dl'amór âd sóra i biad
che la cancela 'l ricord d'ón brut móment.

Il 2000[modifica | modifica sorgente]

Il lombardo del 2000 è caratterizzato, per lo meno in Lombardia e nel Canton Ticino, da forti italianismi, ed è diffuso ben poco nei giovani lombardi. Invece, in Canton Ticino, il lombardo gode di vita migliore, ed è compreso da buona parte della popolazione giovanile.

Divisioni[modifica | modifica sorgente]

La lingua lombarda è divisa in due rami principali, ossia il Lombardo occidentale, detto anche Insubre, che è il dialetto parlato nei territori dell'ex Ducato di Milano e il Lombardo orientale, detto anche Orobico [9], parlato nei territori sottoposti al governo della Repubblica di Venezia.

Esiste anche il dialetto Alpino, parlato nel Nord del Canton Ticino e nel Canton Grigioni. I dialetti alpini sono molto conservativi, cioè mantengono tratti ormai scomparsi negli altri dialetti, ed hanno tratti molto particolari. Il dialetto bregagliotto è fortemente di transizione con il romancio puter.

Spesso viene citato come gruppo anche il dialetto trentino occidentale, anche se spesso viene inserito nel lombardo orientale.

Tabella di confronto[modifica | modifica sorgente]

Vediamo un confronto tra le caratteristiche generali delle due macrovarianti lombarde

Italiano Lombardo occidentale Lombardo orientale
"u" (tutto) "u" (tut) "œ" (tœt)
"olo" (figliolo) "œ" (fiœ) "œl" (fiœl)
"aio" (ferraio) "ee" (feree) "er" (ferer)

Grammatica[modifica | modifica sorgente]

Il verbo[modifica | modifica sorgente]

La lingua lombarda ha quattro coniugazioni verbali, a differenza dell'italiano che ne ha 3. Tre hanno una corrispondenza diretta nell'italiano (-à, -è, -ì), una invece raggruppa i verbi terminanti in consonante.[10] Comunque, in lombardo orientale, questa coniugazione non è utilizzata, e i verbi vanno nella -è o nella -ì.[11]

Il lombardo ha molti verbi fraseologici, e molti sono entrati nell'italiano regionale della Lombardia. Ecco un piccolo elenco.

Lombardo Italiano
Far fœra Uccidere
Catar fœra Scegliere
Dar denter Buttare, regalare
Borlar jo Cadere
Ciapar denter Urtare
Mangiar fœra Sperperare

In lombardo non esiste il passato remoto, si è estinto nel 1800.

Verbi interrogativi[modifica | modifica sorgente]

I dialetti lombardi presentano la forma interrogativa del verbo, che si sviluppa come in lingua inglese. Nei dialetti orientali è sempre usata, mentre in molte zone di quelli occidentali questa inversione di verbo e pronome clitico non si usa quasi più, anche se presente originariamente e ancora talvolta sentita anche in quelli occidentali. Esempio:

Italiano Inglese Lombardo
Lui è alto He's tall Lu l'è grand
Lui è alto? Is he tall? Lu è'l grand?

Genere e numero[modifica | modifica sorgente]

Escludendo alcuni dialetti, in lombardo esistono gli stessi generi e numeri dell'italiano, ossia maschile e femminile e relativi plurali. Il milanese fa eccezione, in quanto l'articolo maschile plurale è uguale a quello femminile, ossia "i".

Il plurale varia notevolmente da dialetto a dialetto, pur avendo una forte base comune. Ad esempio, nei dialetti orientali il plurale di "t" (ad esempio "gatt") è "cc" (Gacc), una c dolce, e in quelli occidentali è invariato.

Letteratura e musica[modifica | modifica sorgente]

Il primo testo conosciuto in Lombardo è stato il Sermon Divin di Pietro da Bascapè. La letteratura lombarda è ampia e l'esponente più famoso è Carlo Porta.

Esistono molte canzoni popolari in lombardo, ma anche canzoni moderne, come quelle di Davide Van De Sfroos, che scrive pop in lombardo, e Dellino Farmer, rapper bresciano.

Riconoscimenti[modifica | modifica sorgente]

Il lombardo è riconosciuto come lingua dall'ISO e come lingua in pericolo di estinzione dall'UNESCO. Non è riconosciuta ufficialmente né in Svizzera né in Italia, anche se il Canton Ticino e il Canton Grigioni svolgono attività di tutela e diffusione della lingua.

A fine settembre 2016 la Regione Lombardia ha approvato una legge di tutela culturale che parla espressamente di "lingua lombarda", e a metà ottobre 2016 la Regione Piemonte ha inserito nella propria legge di tutela le aree di lingua lombarda e ligure.

Suoni[modifica | modifica sorgente]

Valutando la lingua lombarda nel complesso, ha gli stessi suoni dell'italiano, a cui si aggiungono:

  • La "œ" (œ/ø), che è come la "eu" e la "œu" del francese o la "ö" del tedesco.
  • La "u" (y), che è come la "u" francese o la "ü" tedesca.
  • La "s aspirata" (ɦ), tipica dei dialetti orientali di Brescia e Bergamo.
  • La "d" (ð), come nell'inglese "then", usata nel dialetto di Lumezzane e in altri dialetti alpini.

In lombardo le doppie consonanti sono praticamente inesistenti nel parlato, anche se usate nello scritto per segnalare differenze di pronuncia. In molti dialetti è importante la lunghezza vocalica, ossia quanto dura la pronuncia di una vocale. Ad esempio nel dialetto milanese "parlare" e "parlato" hanno differenza solo nella lunghezza dell'ultima a.

Ortografia[modifica | modifica sorgente]

Non esiste nessuna ortografia ufficiale e accettata da tutti per il lombardo. Comunque, le ortografie più famose sono quella classica, usata in tutta la Lombardia occidentale e a metà tra quella italiana e quella francese, quella ticinese, che utilizza i segni della lingua italiana e aggiunge delle lettere per le vocali caratteristiche e Scriver Lombard, basata sui primi scritti lombardi e di tipo sovralocale e sovraprovinciale, ovvero che unifica i dialetti occidentali ed orientali mantenendo comunque le diverse pronunce

Lingue simili[modifica | modifica sorgente]

Il lombardo è una lingua galloitalica, ossia ha origine dall'incontro del latino con le lingue dei germanici. Dunque le lingue più simili al lombardo sono il piemontese e l'emiliano.

Essendo anche una lingua galloromanza, presenta elementi simili alle altre lingue galloromanze o ad altre lingue che sono state influenzate molto da una lingua galloromanza, come ad esempio la lingua occitana, la lingua francese e quella catalana.

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. Pronunciato "lumbard" a occidente e "lombàrt" a oriente
  2. Anche "Trono", "sedia del potere". In lombardo orientale la "Scagna" è la "sedia".
  3. Unità di misura del lombardo orientale
  4. Quest'oggi in latino
  5. Moneta da 20 durante il Regno Lombardo-Veneto
  6. Termine formale riferito a Gorelli
  7. L'italiano
  8. La negazione che viene prima del verbo, ad esempio Non ho mangiato. In lombardo si direbbe Hoo mia mangiaa, la negazione è dopo il verbo
  9. Sinonimo di Bergamasco
  10. Più precisamente, i verbi in "e" atona. Ad esempio (it) Léggere, (pms) lese, (lmo) lensg
  11. Ad esempio il milanese "cress" (crescere) a Brescia diventa "cressì"

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]



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Questa voce è stata eletta Voce in evidenza il 23 marzo 2016