Limone di Amalfi

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Il limone Costa d'Amalfi IGP

Il limone di Amalfi, ufficialmente Limone Costa d'Amalfi IGP è un frutto tipico della costiera amalfitana, celebre per le proprie caratteristiche uniche tanto da meritare l'IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Si coltiva soltanto nei comuni dell'area amalfitana, in provincia di Salerno.

Caratteristiche[modifica | modifica sorgente]

Appartiene ad una tipologia di limoni detta femminiello sfusato, e presenta una buccia mediamente spessa e dal colore giallo chiaro, ricca di oli essenziali; inoltre presenta una polpa succosa e dall'acidità moderata, una scarsa presenza di semi, si presenta di dimensioni medio-grandi ed è ricco di vitamina C.

L'ingrediente principale del limoncello è la buccia del limone. La buccia del limone amalfitano, per le sue peculiarità rende particolarmente gradevole il sapore di questo liquore campano.

Si coltiva nei caratteristici "giardini di limoni", tipici della zona amalfitana e sorrentina. Il raccolto avviene più volte l'anno, ma i frutti migliori arrivano nel periodo compreso tra marzo e luglio.

Storia[modifica | modifica sorgente]

I primi limoni nell'area tra Amalfi e Sorrento giunsero nei comuni di Maiori, Minori, Sorrento e Massa Lubrense. Col tempo il limone dell'area amalfitana si differenziò notevolmente da quello dell'area sorrentina.

Nell'undicesimo secolo il limone amalfitano riscosse un importante successo, grazie al suo impiego nella lotta allo scorbuto, malattia causata dalla carenza di vitamina C. La Repubblica Amalfitana decretò proprio in quel secolo l'obbligo per le navi della costiera amalfitana di avere a disposizione una grande quantità di limoni, per via dell'alta presenza di vitamina C ivi presente. In quel periodo anche da altre parti d'Italia e del mondo giunsero richieste di limoni amalfitani, proprio perché contribuivano a contrastare lo scorbuto.