Ittrio

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Ittrio
Aspetto dell'elemento
Ittrio allo stato mineralogico
Dati fisico/chimici
Stronzio ← Ittrio → Zirconio
Numero atomico 39
Simbolo Y
Temperatura di fusione 1,526 °C
Temperatura di ebollizione 3,338 °C
Anno della scoperta 1794
Scopritore Johan Gadolin


L'ittrio è un elemento chimico con numero atomico 39. Il suo simbolo è Y.

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica sorgente]

L'ittrio è un metallo dall'aspetto argenteo e lucente, relativamente stabile all'aria, possiede una reattività chimica simile a quella dei Lantanoidi.

  • È uno dei metalli di transizione (ovvero appartenenti al blocco "d" della tavola periodica)
  • In natura non si presenta mai in natura come elemento libero
  • Ed è comune nei minerali delle terre rare

Storia[modifica | modifica sorgente]

L'ittrio fu scoperto da Johan Gadolin nel 1794 e isolato da Friedrich Woehler nel 1828.

Nel 1843 Carl Gustav Mosander fu in grado di dimostrare che le ittriti si potevano dividere negli ossidi (o terre) di tre elementi diversi. "Ittrite" fu il nome usato per il più basico e gli altri vennero chiamati erbite e terbite.

Disponibilità[modifica | modifica sorgente]

L'ittrio si trova in quasi tutti i minerali delle terre rare e dell'uranio e non viene mai rinvenuto allo stato nativo.

Industrialmente viene ottenuto dalla sabbia di monazite, un ortofosfato di lantanoidi che ne contiene circa il 3%, e dalla bastnasite, un carbonato di lantanoidi che ne contiene circa lo 0,2%.

Viene ottenuto in vari modi, principalmente per riduzione del fluoruro di ittrio con calcio metallico. È piuttosto difficile separarlo dalle altre terre rare. Una volta isolato, si presenta di solito in forma di polvere grigia.

Utilizzi[modifica | modifica sorgente]

L'ossido di ittrio, noto anche col nome di ittria in ambito mineralogico o ceramico, è il suo composto più importante, impiegato per produrre i fosfori.

Ha anche altri utilizzi tra cui:

  • produrre granati di ittrio e ferro, efficaci filtri di microonde;
  • catalizzatore della polimerizzazione dell'etilene;
  • viene usato per disossidare il vanadio e altri metalli non ferrosi.