I promessi sposi

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I promessi sposi

Frontispiece promessi sposi.jpg

Genere
Lingua originale
Autore
Editore
Anno di pubblicazione
ISBN
romanzo storico
italiano
Alessandro Manzoni

1825-1827


I promessi sposi è un romanzo scritto da Alessandro Manzoni tra il 1825 e il 1827. Il romanzo è un testo dalla trama complessa e con vari personaggi.

Il libro racconta di una storia d' amore tra i giovani Renzo e Lucia, ma affronta anche temi storici, religiosi e di avventura. La lingua con la quale è scritta l' opera è la base dell'italiano di oggi.

Tipologia di romanzo[modifica | modifica sorgente]

"I promessi sposi" è un romanzo che appartiene a diverse tipologie.

  1. è un romanzo storico: perché la trama e i personaggi principali sono inventati, ma l’ambientazione storico-geografica è reale ( Lombardia del secolo 1600 sotto la dominazione degli spagnoli)
  2. è un romanzo di formazione: perché i personaggi maturano (in questa opera Renzo matura, riesce ad imparare a gestire il suo carattere forte e a riconoscere l'azione di Dio nella sua vita).

Le diverse edizioni del romanzo e la questione della lingua[modifica | modifica sorgente]

Il romanzo ha avuto tre diverse stesure (riscritture):

La prima è del 1821 intitolata “Fermo e Lucia” (scritta con alcune diversità di trama e nomi rispetto alle edizioni successive e con una lingua più difficile da comprendere per il popolo, con molti termini derivati dal francese o lombardi);

La seconda è del 1827 intitolata “i promessi sposi”; in quell' anno Manzoni visita Firenze ed ha modificato la lingua dell’opera rendendola aderente al dialetto fiorentino vivo, affinché il testo possa essere compreso da più persone.

La terza definitiva è del 1840.

Il narratore[modifica | modifica sorgente]

Manzoni è autore e narratore e parla in terza persona: non partecipa alla vicenda ma è onnisciente, cioè conosce tutto dei personaggi. Attraverso un espediente, uno stratagemma inventato dal Manzoni stesso, il narratore riferisce di star raccontando una storia ritrovata in un antico manoscritto seicentesco (quindi esiste un altro narratore e una sorta di altro punto di vista della narrazione).

Trama[modifica | modifica sorgente]

La trama de "I promessi sposi", di A. Manzoni, è brulicante di personaggi, intricata, ma alla fine quasi fiabesca. Una storia d’amore, ambientata in Lombardia nel XVII secolo, tra due giovani, Renzo e Lucia, che sono " promessi sposi", ma sono ostacolati da un potente signorotto di origine spagnola, Don Rodrigo. Costui vuole a tutti i costi che il matrimonio tra i due innamorati non si celebri e fa minacciare dai suoi scagnozzi, i bravi, il parroco don Abbondio, colui che avrebbe dovuto celebrare le nozze. E per questo inizieranno una serie di scogli e di complicazioni sia per Renzo che per Lucia. Lucia sarà costretta a nascondersi in monastero, sarà tradita da una religiosa in cui aveva riposto la sua fiducia (la monaca di Monza) e rapita da un pericolosissimo criminale (l'Innominato) ; Renzo invece cercherà rifugio e lavoro presso un parente bergamasco, sarà coinvolto nelle rivolte di Milano contro l' aumento del costo del pane e poi si troverà ad affrontare l' epidemia di peste. Alla fine, dopo anni e varie avventure, i due " promessi" potranno coronare il loro sogno d' amore.

Personaggi[modifica | modifica sorgente]

  • Renzo è il protagonista maschile de “I promessi sposi”.

Nome completo: Lorenzo Tramaglino

età: vent’anni

professione: filatore di seta

tratti fisici: larghe spalle da montagna, corporatura solida e alta

carattere: felice e agitato allo stesso tempo, risoluto, emotivo e istintivo

  • Lucia è la protagonista femminile della vicenda.

Nome completo: Lucia Mondella

età: vent’anni

professione: operaia come filatrice sia a casa come contadina

tratti fisici: lunghe e nere sopracciglia, i neri e giovani capelli, la bocca che s’apriva al sorriso

carattere: umile e semplice, ma con un carattere anche pudico, riservato e molto religioso

  • Don Abbondio: il parroco del paese, colui che dovrebbe celebrare il matrimonio tra i due promessi sposi. Il suo carattere è molto pauroso infatti “non era nato con un cuor di leone”.
  • Don Rodrigo: antagonista, che vuole impedire a tutti i costi a Don Abbondio di non celebrare il matrimonio tra i due ragazzi, perché voleva Lucia tutta per sé dopo aver vinto una scommessa per soldi.
  • I bravi: sgherri al servizio di Don Rodrigo che minacciano Don Abbondio.
  • Agnese: la mamma di Lucia e sua aiutante.
  • Fra Cristoforo: il frate confessore ed aiutante di Lucia. È saggio e guida i protagonisti ad accettare la volontà di Dio (la sua Provvidenza) e a migliorarsi.
  • Azzeccagarbugli: avvocato di Lecco “aiutante” di Don Rodrigo.
  • Monaca di Monza: la religiosa che dovrebbe aiutare Lucia a nascondersi da don Rodrigo, ma in realtà tende una trappola alla " promessa sposa".
  • L'Innominato: un terribile e spietato criminale che cattura Lucia per conto di don Rodrigo, ma poi si pente.

La prima pagina[modifica | modifica sorgente]

Famosissimo è l'inizio dell'opera con una lunga descrizione geografica dei luoghi nei quali è inizialmente ambientata la vicenda (la zona del lago di Como in Lombardia). Manzoni sembra essere quasi un regista che dall'inquadratura larga inziale del paesaggio (il ramo del lago, i monti ecc.) arriva a scendere al primo e al primissimo piano (don Abbondio che cammina in una stradina del territorio ed incontra i bravi che lo minacciano con la famosa frase: "Questo matrimonio non s'ha da fare"

«Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte...»
(I promessi sposi, capitolo I, p. 9)

I temi[modifica | modifica sorgente]

I temi principali sono: l' amore(storia d’amore tra Renzo e Lucia), la vita degli umili, la sofferenza degli innocenti, il tema storico (dominazione spagnola in Italia nel sec XVII) e quello religioso. In particolare si potrebbe dire che la vera protagonista della vicenda è la Divina Provvidenza: la "mano" di Dio che sostiene nel cammino i personaggi e li conduce al bene, alla loro piena realizzazione. Attraverso la sua sapiente volontà Dio opera nella storia e anche quando i personaggi affrontano una difficoltà (ad esempio il matrimonio che non si può celebrare, l'essere costretti a scappare, la peste) in realtà c'è un piano divino che porta ad una conclusione positiva, ad un miglioramento, ad una crescita del personaggio.

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]