Francavilla al Mare

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Francavilla al Mare

Francatramonto.jpg
Tramonto sul lungomare della città

Nazione
Popolazione
Superficie
Sindaco
Italia
25 361 abitanti
23,09 km²
Antonio Luciani (PD)

Francavilla al Mare (a volte abbreviata in Francavilla) è un comune italiano di 25631 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo.

Francavilla è il nono comune d'Abruzzo per abitanti. È situata a sud di Pescara, con la quale confina e forma un unico agglomerato urbano. Fa parte della conurbazione centro-abruzzese che supera i 350 000 abitanti (oltre 530 000 nell'area metropolitana) in un territorio con una densità abitativa molto alta.

Il comune si estende su un territorio collinare e costiero, e questa conformazione territoriale consente la presenza di diversi punti panoramici, da cui poter osservare la città, il lungomare e la Costa dei Trabocchi.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Territorio[modifica | modifica sorgente]

Francavilla al Mare è situata sulla costa adriatica, al confine con la Provincia di Pescara.

Il territorio di Francavilla al Mare ha una estensione di 23,09 km² ed è parte integrante della Costa dei Trabocchi, attraversato dal fiume Foro, segna il confine a sud con Ortona. Il territorio comunale è prevalentemente costiero, infatti il municipio è a soli 3 m slm. IL territorio è classificato nella zona sismica 3 (bassa sismicità).

Confini[modifica | modifica sorgente]

Il comune confina con:

Clima[modifica | modifica sorgente]

Il clima della città è simile a quello della vicina città di Pescara e presenta caratteristiche mediterranee, con una temperatura media annua di 14,9 °C (6,4 °C a gennaio e 23,6 °C a luglio). Gli inverni sono generalmente miti e le estati calde, ma non torride.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Origini[modifica | modifica sorgente]

L'abitato si costituì, con ogni probabilità, in epoca longobarda[1] e fece parte del Ducato di Spoleto. Era per lo più popolato da contadini e pescatori e fu edificato secondo un piano urbanistico a spina di pesce tipico del Medioevo, estendendosi da La Civitella (posta nel centro del paese), fino al mare.

Veduta di Francavilla dal Belvedere Setteventi

Nel XIII secolo si sviluppò in paese un'attività commerciale portuale. L'epidemia di peste, nel 1350, decimò la popolazione della cittadina che successivamente dovette subire saccheggi e razzie. Intorno al Quattrocento fu edificata la più antica chiesa ancora esistente: la chiesa di Santa Maria della Croce.

Età moderna[modifica | modifica sorgente]

Nel 1501 la località fu data in feudo a Costanza, famiglia che già ostentava i titoli di marchese di Pescara e del Vasto. Nel 1602 fu ceduta ai Caracciolo e sei anni dopo ai Di Palma. Nella seconda metà del Cinquecento fu saccheggiata e in parte distrutta dall'armata turca di Pialì Bassà. Si riprese e tornò a prosperare negli ultimi decenni del XVI secolo e nei primi di quello successivo. Agli inizi del Settecento il comune diventò città.

L'Ottocento[modifica | modifica sorgente]

Negli anni successivi all'apertura della tratta ferroviaria Ancona-Pescara-Bari, iniziò a svilupparsi sulle rive dell'Adriatico il quartiere della Marina, con al centro il Palazzo Sirena. Fu tuttavia nei decenni successivi, e in particolare a partire dal 1880 che Francavilla acquistò grande notorietà a livello nazionale grazie alle capacità e allo spirito di iniziativa di un giovane ma già affermato pittore, Francesco Paolo Michetti. Costui creò un vero e proprio cenacolo letterario ed artistico, con sede prima in un suo studio nella Marina.

Centro culturale di alto profilo, Francavilla (e con essa l'Abruzzo) balzò, in quest'ultimo scorcio di fine Ottocento e nei primi anni del Novecento alla ribalta nazionale[2]. Con la morte di Francesco Paolo Michetti, si concluse, per la città e la sua regione di appartenenza, un'epoca irripetibile che ancor oggi continua a vivere nell'immaginario collettivo della gente del luogo.

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica sorgente]

Durante la Seconda guerra mondiale la città, situata a ridosso della Linea Gustav che attraversava il territorio comunale della vicina Ortona, fu in massima parte rasa al suolo dai bombardieri anglo-americani e dalle mine dei tedeschi in ritirata. Liberata dal giogo nazifascista il 9 giugno 1944, fu ricostruita, in forme moderne, nell'immediato dopoguerra. Soltanto alcune parti delle torri medievali, e lo storico Convento Michetti rimasero intatti.

Età contemporanea[modifica | modifica sorgente]

Negli ultimi decenni Francavilla al Mare si è estesa notevolmente, congiungendosi alla vicina Pescara e divenendo uno dei centri balneari più attivi e prosperi del litorale abruzzese.

Società[modifica | modifica sorgente]

Stranieri residenti[modifica | modifica sorgente]

Al 31 dicembre 2015 il collettivo degli stranieri residenti a Francavilla al Mare con regolare permesso di soggiorno era costituito da 1.570 unità[3].

Dialetto[modifica | modifica sorgente]

Nel comune è parlato il dialetto francavillese, definibile, nella sua forma più arcaica, un dialetto di tipo "chietino orientale": esso infatti presenta legami con altre parlate della provincia di Chieti, specie quelle dei paesi limitrofi. In particolare, è possibile riscontrare affinità con il dialetto di Ortona. Tuttavia oggi solamente le generazioni più anziane si esprimono ancora in questo modo, mentre la maggior parte della popolazione preferisce utilizzare un dialetto definibile come di tipo "pescarese meridionale". Le persone più giovani sono peraltro spesso discendenti da cittadini francavillesi "acquisiti", dunque non autoctoni ma che per i più disparati motivi, lavorativi e non, hanno fissato la loro dimora in città.

In ogni caso si tratta di dialetti classificabili nella lingua napoletana.

Geografia antropica[modifica | modifica sorgente]

Urbanistica[modifica | modifica sorgente]

Francavilla al Mare è uno dei comuni compresi sia nella conurbazione Pescara-Chieti (330.000 abitanti circa) che nella sua regione urbana (450.000 abitanti). Fa anche parte della Città Adriatica, una megalopoli di circa 2,5 milioni di abitanti che si estende, con poche interruzioni, da Ravenna ad Ortona.

Centro storico[modifica | modifica sorgente]

Il nucleo storico si trova sopra la collina di piazza Sirena, e comprende l'ex palazzo comunale (Museo Michetti), la chiesa di Santa Maria Maggiore, e l'area di San Rocco con il convento Michetti.

Economia[modifica | modifica sorgente]

Agricoltura[modifica | modifica sorgente]

Particolare diffusione ha l'attività agricola, con numerose famiglie che hanno legato la propria esistenza al lavoro nei campi. Le coltivazioni tipiche del territorio sono le orticole in generale, fra cui quella del Pomodoro a pera francavillese che riveste notevole importanza nelle ricette della cucina locale.

Il territorio di Francavilla rientra nel comprensorio del disciplinare di produzione del Montepulciano d'Abruzzo (D.O.C.) e del Trebbiano d'Abruzzo (D.O.C.) che rappresentano insieme al Cerasuolo d'Abruzzo (D.O.C.) i tre principali vini di qualità in ambito abruzzese.

L'intervento pubblico per fronteggiare la crisi economica e sociale che si era manifestata con la chiusura di alcuni dei principali stabilimenti situati a Francavilla si è espresso attraverso la Programmazione negoziata, ovvero la stipula con le parti sociali di un Contratto d'Area "Francavillese-Ortonese" al fine di riutilizzare le aree industriali dismesse con nuove iniziative imprenditoriali e fronteggiare la disoccupazione a livello locale.

Artigianato[modifica | modifica sorgente]

Pontile Sirena con il palazzo omonimo

Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali.[4]

Industria[modifica | modifica sorgente]

Il nucleo industriale principale si trova in contrada Fondo Valle Alento, specializzato nel settore siderurgico e nella creazione di strade e percorsi pedonali.

Turismo[modifica | modifica sorgente]

L'attività principale estiva di Francavilla è il turismo. Da Francavilla partono inoltre molte escursioni verso l'entroterra a carattere enogastronomico, per quanto riguarda i vigneti di Miglianico (Montupoli) e le campagne di Ortona (Foro e Riccio). Nell'ambito culturale il Convento Michetti è la tappa preferita dai visitatori.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica sorgente]

Strade[modifica | modifica sorgente]

Francavilla al Mare è attraversata dalla strada europea E55 (A14). Poco distante dal territorio comunale tale corridoio si snoda con la strada europea E80 (A25).

Francavilla al Mare è attraversata dalla Statale Adriatica, strada statale che collega i maggiori capoluoghi della costa adriatica da Padova fino ad Otranto. Il collegamento alla rete autostradale avviene invece tramite l'autostrada A14, con il casello denominato Pescara sud-Francavilla al mare.

Ferrovie[modifica | modifica sorgente]

Aeroporto di Pescara

La città è collegata alla rete ferroviaria italiana grazie alla sua stazione. È inoltre attraversata dalla Ferrovia Adriatica, importante snodo ferroviario che collega la cosa adriatica da Ancona ad Otranto.

Porti[modifica | modifica sorgente]

Ad oggi il trasporto marittimo avviene nel porto di Pescara, oppure nel porto di Ortona.

Era in corso la realizzazione di un porto turistico alla foce del fiume Alento, pur se accompagnata da ripensamenti e polemiche riguardo all'impatto ambientale che potrebbe avere sul territorio. Fino al 2014 la realizzazione è ferma e la zona versa in uno stato di abbandono e degrado. Con lo stanziamento di nuovi fondi europei, il comune di Francavilla si è adoperato per il completamento del "porto turistico". La struttura è costituita da due moli convergenti ad andamento curvilineo. La capacità ricettiva dell'approdo è stata fissata in 162 barche di dimensioni medio-piccole (lunghezza non superiore a 11 m), ed è stata concepita dal comune per realizzare un'infrastruttura per la nautica da diporto e la piccola pesca.

Aeroporti[modifica | modifica sorgente]

L'Aeroporto Internazionale d'Abruzzo sorge a pochi chilometri da Francavilla (circa 10), in zona di via Tiburtina di Pescara, a confluenza con Sambuceto di San Giovanni Teatino.

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. AA.VV. Guida d'Italia. Abruzzo e Molise, Milano, Touring Club Italiano, Mondadori, ed. 2007, p. 361
  2. «È all'influenza dell'ambiente michettiano, ovvero del cenacolo di Francavilla, costituitosi agli inizi degli anni ottanta...che Papini e Guidotti pensano quando parlano di un'Italia conquistata dalla "moda" abruzzese...». La citazione è tratta da: Massimo Costantini e Costantino Felice (a cura di), AA.VV. Storia d'Italia, le Regioni dall'Unità ad oggi. L'Abruzzo, Torino, Giulio Einaudi Ed., 2000, p. 640, ISBN 88-06-15123-1
  3. Bilancio stranieri residenti anno 2015, dati Statistiche demografiche ISTAT.
  4. Atlante cartografico dell'artigianato (A.C.I.), 1985, volume 2, pagina 16

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Annamaria Andreoli, Il tandem D'Annunzio-Michetti nel cenacolo di Francavilla, in Francesco Paolo Michetti, il cenacolo delle arti tra fotografia e decorazione, Catalogo della Mostra tenuta a Roma e a Francavilla al Mare nel 1999 per iniziativa della Fondazione Michetti e della Regione Abruzzo, Napoli, Electa Napoli, 1999, pp. 72–79
  • Gabriele D'Annunzio, Ricordi francavillesi, Frammento autobiografico, in Il Fanfulla della Domenica del 7 gennaio 1883
  • Antonio di Campli, Adriatico. La città dopo la crisi, Barcelona/Trento, List, 2010.
  • Antonio De Nino, Ricordi di Francavilla, in: Il vessillo di Francavilla del 25 ottobre 1890Antonio di Campli, Adriatico. La città dopo la crisi, Barcelona/Trento, List, 2010.
  • Franco Di Tizio, D'Annunzio e Michetti, la Verità sui loro Rapporti, Casoli, Mario Ianieri editore, 2002
  • Franco Di Tizio, Il Cenacolo michettiano ...e l'Italia rischiò di diventare interamente abruzzese! in Incontri, Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, anno XXVII, n. 69, luglio-settembre 2001, Modena, Arbe Editore, 2001

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]

Provincia di Chieti

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]