Fosforo
Il simbolo del fosforo è P. Esso è un non metallo.
Indice
Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il fosforo deriva dal greco “phòs” che significa “luce” e phoro che vuol dire “che porta”. Il nome gli fu dato in seguito alla sua proprietà di emettere una luce verdastra nell’oscurità e di incendiarsi spontaneamente all’aria.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il fosforo viene isolato per la prima volta nel 1669 dal chimico tedesco Hennig Brand. Viene usato nei vetri speciali per le lampade a sodio. Inoltre è utilizzato nella produzione di acciai e bronzi speciali. In particolare, il fosforo bianco trova impegno nell’industria bellica per la produzione di bombe, fumogeni e proiettili.
Diffusione in natura[modifica | modifica wikitesto]
Lo troviamo in grandi giacimenti di apatite (rocce fosfatiche) che sono stati trovati in Cina, Russia, Marocco e Stati Uniti.
Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]
Il fosforo si presenta allo stato solido. Il suo punto di fusione è pari a 44,15 °C e il suo punto di ebollizione è di 276,85 °C.
Caratteristiche chimiche[modifica | modifica wikitesto]
Il peso atomico del fosforo è di 30,973761 u e il suo numero atomico è il 15.
Sicurezza[modifica | modifica wikitesto]
È molto velenoso e, in particolare, quello bianco va conservato sotto l’acqua. Gli esteri fosforici sono velenosi soprattutto per il sistema nervoso.
Fonti[modifica | modifica wikitesto]
Wikipedia
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
www.cure-naturali.it