Divina Commedia
Divina Commedia | |||
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Genere Lingua originale Autore Editore Anno di pubblicazione ISBN |
poema Lingua toscana [1] Dante Alighieri J. Numeister, E. Mei[2] 1304-1321[3] |
La Comedìa, conosciuta soprattutto come Divina Commedia è un poema di Dante Alighieri, in lingua volgare fiorentina, scritto in terzine. La Commedia è una delle più importanti opere della civiltà medievale, ritenuta una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi, conosciuta e studiata in tutto il mondo.
Cenni storici[modifica | modifica sorgente]
Non si conoscono con esattezza i periodi in cui Dante scrisse ciascuna delle cantiche della Commedia, e gli studiosi hanno formulato ipotesi che collocano la sua composizione tra il 1304 e il 1321, anni dell'esilio di Dante in Lunigiana e Romagna. L'opera ebbe subito uno straordinario successo, e contribuì in maniera determinante al processo di consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana.
Struttura[modifica | modifica sorgente]
Il poema è diviso in tre parti, chiamate cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che contiene un canto in più). Dante narra di un viaggio immaginario attraverso i tre regni ultraterreni, che lo condurrà fino alla visione della Trinità. La sua rappresentazione immaginaria e allegorica dell'"aldilà" cristiano, rispecchia la visione del mondo nella Chiesa cattolica durante il medioevo.
Note[modifica | modifica sorgente]
- ↑ Precisamente, Volgare fiorentino
- ↑ Editore: Come editore s'intende la prima edizione stampata della Divina Commedia. Fu stampata a Foligno il 5 ed il 6 aprile 1472 dal tedesco Johannes Numeister e dall'italiano Evangelista Mei
- ↑ Anno di pubblicazione: Opera scritta e pubblicata tra il 1304 e il 1321 - Storia della Letteratura italiana volume II, Il Trecento, Garzanti, Milano (1965), pagina 69