Discussioni utente:RAnna

Da Vikidia, l'enciclopedia libera dagli 8 ai 13 anni.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Medioevo

CONTESTO STORICO[modifica sorgente]

Questo periodo storico viene collocato tra la fine dell'età antica e la nascita dell'età moderna, comprende dunque il periodo dal V secolo al XV secolo, dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.) alla scoperta dell'America (1492 d.C.), evento che sancisce l’inizio dell'Età moderna. L’età medievale dura quindi 10 secoli e per convenzione viene suddivisa in due parti: alto e basso medioevo. Il Medioevo viene definito come "periodo buio". Quest’epoca, nonostante venga definita in modo dispregiativo, è ricca di avvenimenti importanti ed è considerata come una lunga fase di passaggio, il termine “Medioevo” sta appunto per “età di mezzo”, che si pone tra l’età antica e quella moderna e lentamente si sviluppa il concetto di "Europa". Infatti, fra l’VIII e il IX secolo emergono le prime spinte verso una riorganizzazione su nuove basi della civiltà europea. Fu definito "età di mezzo" dagli Umanisti e dagli intellettuali del Rinascimento per indicare quel lungo periodo di regresso civile e di decadenza culturale che, a loro parere, aveva fatto seguito alla caduta dell’Impero romano. Fin dalla sua origine, questo termine fu sinonimo di barbarie, arretratezza e oscurantismo: un significato che è tuttora presente. Il Medioevo, però, è un periodo storico molto lungo, complesso e articolato, un’età di profonda crisi, ma anche di lenta ricostruzione. Nell’alto medioevo, si assiste alla formazione dei regni romano-barbarici in Italia e nelle altre regioni europee e alla nascita e caduta dell’impero Carolingio e alla progressiva presa di potere del papato. Dal punto di vista della società, in questo periodo si assiste ad un forte calo della popolazione (dovuto alle carestie, alle guerre e alla diffusione di malattie infettive, come la diffusione della peste), alla diffusione del feudalesimo, del cristianesimo e del monachesimo. Verso il IX secolo la società viene suddivisa in 3 ordini: coloro che pregano, coloro che combattono e coloro che lavorano la terra. Ovvero il clero, i nobili e i contadini, conosciuti anche come oratores, bellatores e laboratores. Durante il basso medioevo, ovvero durante la rinascita dell'anno mille, si determina un incremento della popolazione, grazie probabilmente al miglioramento climatico, alle innovazioni tecnologiche e all'assenza delle invasioni barbariche. Inoltre si assiste alla nascita dei comuni, allo sviluppo delle città e alla nascita della borghesia. La religione, per l'uomo del Medioevo, era molto importante, infatti, ogni fatto veniva associato a un evento divino.


IL SACRO ROMANO IMPERO[modifica sorgente]

Come abbiamo visto nel contesto storico, nell’800 Carlo Magno si fa incoronare dal Papa come imperatore del Sacro Romano Impero, sacro perché rinnovato nel nome di Dio e romano perché si rifaceva all’antico Impero Romano caduto nel 476, per avere il popolo dalla sua parte. Nonostante ciò, egli non riconobbe il potere del Papa e prese tutto il potere religioso e civile nelle sue mani. Quindi, il Papa era semplicemente il vescovo di Roma ed era Carlo Magno a radunare i concili e le riunioni religiose. Essendo il Sacro Romano Impero un territorio molto ampio, l’imperatore affidò una parte di potere ai conti e ai marchesi, una sorta di segretari che dovevano controllare alcuni territori e riportare le notizie al sovrano. Con il passare del tempo, però questi funzionari iniziarono a governare autonomamente e a prendere, quindi, sempre più potere. Oltre a queste due figure vi erano anche i feudatari, ovvero le persone che possedevano delle terre coltivabili. Nasce così il feudalesimo, cioè un sistema economico dove i contadini lavoravano sia per se stessi che per il feudatario. Infatti, i contadini dovevano donare una parte del raccolto al signore in cambio della sua protezione. Il Sacro Romano Impero decade proprio a causa di questo rapporto vassallatico-beneficiario e i feudatari diventano delle autorità politiche e godono dei diritti di banno, potevano organizzare l’esercito e controllare le tasse.

I CAMBIAMENTI DEL 1000[modifica sorgente]

Dopo l'anno 1000 si vedono cambiamenti sia positivi che negativi nella cultura, nella religione, nella politica e nell’economia europea. La popolazione inizia a crescere e questo accade per diversi motivi. Innanzitutto, la produzione agricola aumenta, grazie anche ad alcune innovazioni come il collare a spalla (che serviva agli animali per arare i campi) o la rotazione triennale (una tecnica agricola che prevedeva la divisione in tre parti del terreno che sarebbe stato lavorato lasciando sempre una parte fra le tre non coltivata, permettendo così al terreno di "riposare" e ottenendo un raccolto abbondante). Vediamo poi che si diffondono i mulini ad acqua, che portano il pane a diventare un alimento importante ad ogni pasto e per ogni classe sociale. C'è un guadagno maggiore per chi possiede i campi, ma per i contadini la vita non migliora completamente. I raccolti, che in questo periodo sono spesso di grano e orzo, aumentano, ma per i contadini e le loro famiglie la qualità e la varietà del cibo diminuisce. Molte persone della classe sociale bassa si ammalano perché gli alimenti che mangiano sono spesso gli stessi. Inoltre, in questo periodo molti boschi vengono abbattuti per fare spazio ai campi da coltivare, facendo così scappare gli animali che erano cibo prezioso e lasciando la poca carne rimasta a disposizione solo dei ricchi signori. Dal punto di vista religioso, dall'anno 1000 iniziano ad esserci problemi interni alla chiesa, per esempio a causa della simonia (vendita dei titoli, ruoli religiosi) e per gli scontri tra papato e impero. Sappiamo che durante questi anni il capo della chiesa era l’imperatore, poteva eleggere preti e vescovi, e il Papa era solo il vescovo di Roma, ma dall’anno 1000 inizia il cambiamento. Nasce il monastero di Cluny, un monastero dove i monaci obbedivano solo al Papa e dove c’erano regole precise (i monaci non potevano acquistare le cariche religiose, non potevano sposarsi...) e iniziano le lotte fra papato e impero. Nel 1059 infatti, Papa Nicolò II decide con un documento che il papa poteva essere eletto solo dai vescovi e non dall’Imperatore. Questo porta a due grandi avvenimenti, il primo fu lo scisma d’oriente, dove i membri delle chiese orientali decidono di “staccarsi” dalla chiesa occidentale perché non vogliono sottostare al Papa, il secondo è lo scontro, chiamato lotta per le investiture, che inizia tra chiesa e impero. La lotta tra papato e impero inizia con Papa Gregorio VII e l’Imperatore Enrico IV. Entrambi grazie ad alcuni documenti, come il Dictatus Papae, hanno la possibilità di togliere il potere l’uno all’altro. Lo scontro si conclude il 23 settembre 1122 con Papa Callisto II e l'imperatore Enrico V di Franconia, dopo molti scontri con il Trattato di Worms viene diviso in modo definitivo il potere della chiesa e quello dell'imperatore e dal 1123 in Italia il potere religioso era più potente rispetto a quello dell'imperatore, la cosa contraria avveniva in Germania. Dal punto di vista sociale, vediamo nascere in tutta Europa i comuni, ovvero organizzazioni private di cittadini che si autogovernavano dove chi manteneva l'ordine era il consiglio cittadino, un gruppo formato da uomini benestanti e cristiani. I comuni erano diversi rispetto al luogo dove nascevano. In Italia, per esempio, vediamo che i comuni nascono soprattutto al centro-nord, dove le città erano più ricche, ma pochi comuni erano presenti al Sud, dove c'era il potere normanno che non lasciava nascere organizzazioni indipendenti. Sappiamo poi che le università sono in questo periodo molte importanti, infatti chi al tempo aveva un commercio grande desiderava essere istruito. Dal punto di vista economico, vediamo dall'anno 1000 i commercianti, spesso nobili che investivano il loro denaro, iniziare un commercio su scala mondiale. Quello che si poteva comprare dai mercanti medioevali di questo tempo erano stoffe, tappeti, legno pregiato, spezie. Sappiamo che in questo periodo nascono anche le banche, dove commercianti e imprenditori possono depositare il loro denaro e chiedere prestiti. In più diventa molto utilizzata la lettera di cambio un documento scritto che sostituiva il denaro e che rendeva così più semplice il viaggio dei mercanti e meno rischioso per quanto riguarda i furti.


LA PESTE[modifica sorgente]

La peste arriva nel 1348 ed è una malattia che colpisce soprattutto le persone più povere, ovvero lo strato più basso della popolazione che erano i più deboli, infatti in pochi riuscivano a sconfiggere la malattia. I nobili infatti, erano meno assoggettati perché scappavano in altri paesi. È un batterio che prima di arrivare all’uomo si attacca alle pulci, ebbe origine da un focolaio probabilmente permanente nell’Himalaya. Le pulci si infettavano succhiando il sangue del topo malato, poi le pulci infettate trasmettevano la malattia all’uomo. Trovò condizioni climatiche e biologiche ideali che gli consentirono di insediarsi nelle colonie di roditori che popolavano la regione nella quale passavano le carovane della Via della Seta. I Mongoli passavano dall’ Himalaya, si prendevano la peste e la espandevano fino alle coste del Mediterraneo. Nel 1349, la peste è già in Svizzera. Nel 1353, dopo aver infettato tutta l'Europa, i focolai della malattia si ridussero fino a scomparire. Dopo la diffusione della peste, le chiese si riempiono di immagini di teschi che uccidono le persone oppure a braccetto con il proprio scheletro. La peste costituisce però dei miglioramenti per una parte della società: i prezzi delle merci e i salari dei lavoratori vengono influenzati. Infatti, il prezzo del cibo diminuisce e l’alimentazione migliora, perché tutti riescono a permettersi prodotti diversi dal pane. La popolazione cercò di darsi delle spiegazioni per giustificare questa malattia e ritenne, talvolta, gli ebrei responsabili del contagio.

LA FILOSOFIA MEDIOEVALE[modifica sorgente]

Le persone che vivevano nel Medioevo pensavano di aver ricevuto la grazia di Dio, per i cristiani, e di Allah, per i musulmani. Per questo motivo, la filosofia medievale si basa sulla religione e sul rapporto tra fede e ragione. I filosofi cristiani e quelli musulmani danno le stesse risposte e i più importanti sono: Tertulliano (cristiano) e Al-Ghazali (musulmano); Agostino (cristiano) e Averroè (musulmano). Abbiamo poi Sant’Anselmo e San Tommaso che cercano di spiegare con la ragione l’esistenza di Dio.

TERTULLIANO E AL-GHAZALI[modifica sorgente]

Al-Ghazali è stato uno dei più grandi pensatori sunniti dell’Islam. Nominato professore all’Università di Baghdad, interrompe l’insegnamento per dedicarsi alla meditazione. Diceva che ogni uomo nasce nella religione naturale, cioè l’Islam, mentre è l’educazione a farne un Ebreo o un Cristiano. Perciò ogni credente dentro di sé é “musulmano”. Al-Ghazali dimostra l’esistenza di Dio (il Creatore), il quale possiede conoscenza, vita, volontà, udito, visione e parola. Scrive “L’incoerenza dei filosofi”, dove dice che le cose che a noi sembrano ovvie, potrebbero essere completamente diverse per la ragione di Dio perché nessuno di noi può comprendere ciò che è vero. Tertulliano, invece, nacque a Cartagine da genitori Pagani. Dagli scritti non abbiamo numerose informazioni sulla sua vita. È considerato un grande teologo Cristiano, trasformò infatti il latino in una lingua teologica, ovvero in una lingua che studia Dio e il divino. Fu il primo Padre della Chiesa ad usare la parola “Trinitas”, che significa trinità, per riferirsi al Dio biblico. Scrisse numerosi libri contro gli gnostici (coloro che, grazie a degli insegnamenti dati da antiche religioni, fuggivano dal mondo materiale per abbracciare quello spirituale). Si inventa lo slogan “credo quia absurdum” che vuol dire che la fede va accettata perché dice cose assurde. Un esempio è la resurrezione, per noi è una cosa impossibile ma per la mente Divina no. Prima della morte, si allontana dalla Chiesa diventando capo di una setta, i tertullianisti.

AVERROÈ E AGOSTINO[modifica sorgente]

Averroè ed Agostino erano due filosofi medioevali con teorie filosofiche opposte a quelle di Tertulliano e Al-Ghazali. Averroè ed Agostino pensavano che la capacità di ragionare, e dunque anche la filosofia, fossero importanti e utili nella vita di ogni uomo. Averroè e Agostino pensavano che la ragione provenisse dalla mente dell'uomo, che è una creazione di Dio. Essendo dunque la mente una creazione di Dio, l'uomo la doveva usare per ragionare e "fare filosofia". Durante il medioevo, quello che Averroè e Agostino dicevano non piaceva alle persone potenti del tempo e, infatti, ebbero molti problemi. Averroè cadde addirittura in disgrazia, ma grazie a loro nasceranno nuove teorie sulla ragione e la religione.


SANT'ANSELMO E SAN TOMMASO[modifica sorgente]

Come detto prima, questi due filosofi cercarono di spiegare l’esistenza di Dio usando la ragione. Per questo motivo arriveranno a creare sette prove che giustificano l’esistenza di Dio, le più importanti sono tre: prova ontologica (creata da Sant’Anselmo), prova cosmologica (creata da San Tommaso) e prova della contingenza (creata da San Tommaso). La prima prova sostiene che Dio esista e che sia un essere perfetto. Con la prova cosmologica San Tommaso vuole spiegare che tutte le cose presenti nel mondo sono stata create da Dio, mentre con l’ultima prova si dice che Dio sia un essere infinito.

Cosa stai facendo?[modifica sorgente]

State scrivendo, o copiando del testo(?), in una pagina di discussione. Forse leggere Vikidia:Scuole/Studente come fare potrebbe essere d'aiuto--Mattruffoni (discussioni) 14:27, 5 giu 2020 (CEST)