Diritti linguistici
I Diritti linguistici sono i diritti di una popolazione o di un singolo di parlare la propria lingua madre anche se questa è diversa dalla lingua ufficiale dello Stato. L'idea di diritti linguistici implica sia l'uso del singolo sia l'uso ufficiale della lingua, per esempio nei processi e nelle scuole.
Indice
La Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie[modifica | modifica wikitesto]
In Europa i diritti linguistici sono tutelati dalla Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie. Per essere considerata lingua regionale o minoritaria una lingua deve soddisfarre dei requisiti, che sono:
- Essere tradizionalmente parlata nel territorio dello Stato da una minoranza di persone
- Non essere una variante della lingua dello Stato
- Non essere una lingua portata da migranti
Quando una lingua rientra in tali criteri ha dei diritti come:
- Diritto ad avere una stazione TV o radio in quella lingua
- Diritto all'uso nelle scuole
- Diritto ad avere i cartelli bilingue
- Diritto per chi vive nel territorio e non conosce la lingua di impararla gratuitamente
L'Europa è molto sensibile al tema dei diritti linguistici, tanto da dire nella sua carta fondamentale di "rispettare la diversità linguistica".
Diritti linguistici in Italia[modifica | modifica wikitesto]
In Italia si può dire che solo la minoranza tedesca, quella ladina e quella francese godano dei pieni diritti linguistici. Infatti queste lingue hanno spazi televisivi, utilizzo garantito nelle scuole e uso ufficiale. Altre lingue riconosciute, come il friulano, godono solo di qualche diritto linguistico, come ad esempio la segnaletica bilingue.
Per le lingue non riconosciute si applicano vere e proprie politiche di genocidio linguistico.
Diritti linguistici in Svizzera[modifica | modifica wikitesto]
Delle sue quattro lingue ufficiali la Svizzera ne tutela due come minoritarie: italiano e romancio. In Svizzera sono parlate anche altre lingue, che godono comunque di un certo utilizzo anche televisivo e di una preoccupazione superpartes alla loro tutela e sono il tedesco alemanno (svizzerotedesco) e il lombardo. Invece la lingua francoprovenzale, parlata nella Svizzera francese, è ormai caduta in disuso.
Guarda anche[modifica | modifica wikitesto]
Fonti[modifica | modifica wikitesto]