Diritti linguistici

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I Diritti linguistici sono i diritti di una popolazione o di un singolo di parlare la propria lingua madre anche se questa è diversa dalla lingua ufficiale dello Stato. L'idea di diritti linguistici implica sia l'uso del singolo sia l'uso ufficiale della lingua, per esempio nei processi e nelle scuole.

La Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie[modifica | modifica sorgente]

In Europa i diritti linguistici sono tutelati dalla Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie. Per essere considerata lingua regionale o minoritaria una lingua deve soddisfarre dei requisiti, che sono:

  1. Essere tradizionalmente parlata nel territorio dello Stato da una minoranza di persone
  2. Non essere una variante della lingua dello Stato
  3. Non essere una lingua portata da migranti

Quando una lingua rientra in tali criteri ha dei diritti come:

  • Diritto ad avere una stazione TV o radio in quella lingua
  • Diritto all'uso nelle scuole
  • Diritto ad avere i cartelli bilingue
  • Diritto per chi vive nel territorio e non conosce la lingua di impararla gratuitamente

L'Europa è molto sensibile al tema dei diritti linguistici, tanto da dire nella sua carta fondamentale di "rispettare la diversità linguistica".

Diritti linguistici in Italia[modifica | modifica sorgente]

In Italia si può dire che solo la minoranza tedesca, quella ladina e quella francese godano dei pieni diritti linguistici. Infatti queste lingue hanno spazi televisivi, utilizzo garantito nelle scuole e uso ufficiale. Altre lingue riconosciute, come il friulano, godono solo di qualche diritto linguistico, come ad esempio la segnaletica bilingue.

Per le lingue non riconosciute si applicano vere e proprie politiche di genocidio linguistico.

Diritti linguistici in Svizzera[modifica | modifica sorgente]

Delle sue quattro lingue ufficiali la Svizzera ne tutela due come minoritarie: italiano e romancio. In Svizzera sono parlate anche altre lingue, che godono comunque di un certo utilizzo anche televisivo e di una preoccupazione superpartes alla loro tutela e sono il tedesco alemanno (svizzerotedesco) e il lombardo. Invece la lingua francoprovenzale, parlata nella Svizzera francese, è ormai caduta in disuso.

Guarda anche[modifica | modifica sorgente]

Fonti[modifica | modifica sorgente]