Curio
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Curio | |
---|---|
Dati fisico/chimici | |
Numero atomico | 96 |
Simbolo | Cm |
Temperatura di fusione | 1 340 °C |
Temperatura di ebollizione | 3 110 °C |
Anno della scoperta | 1944 |
Scopritore | Glenn Seaborg, Ralph A. James e Albert Ghiorso |
Il curio è l'elemento chimico della tavola periodica che ha come simbolo Cm e come numero atomico 96.
È un metallo radioattivo transuranico della serie degli attinoidi; prende il nome dai coniugi Marie e Pierre Curie.
Storia[modifica | modifica sorgente]
Il curio fu sintetizzato per la prima volta da Glenn Seaborg, Ralph A. James e Albert Ghiorso nel 1944 all'Università di Berkeley, in California.
Utilizzi[modifica | modifica sorgente]
Il curio può essere utile come fonte portatile di energia, dato che genera circa due Watt di energia per grammo.
Trova uso negli stimolatori cardiaci, nelle boe per la navigazione in mare aperto e nei veicoli spaziali.
Interazioni col corpo umano[modifica | modifica sorgente]
Il curio tende ad accumularsi nei tessuti delle ossa, dove la sua radiazione distrugge il midollo osseo bloccando la produzione dei globuli rossi.