Costituzione della Repubblica Italiana

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La prima pagina del documento originale della Costituzione della Repubblica Italiana.

La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale della Repubblica Italiana.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, il 2 giugno 1946, fu indetto un referendum per la scelta fra repubblica e monarchia che decretò la fine del Regno d'Italia e vide la nascita della Repubblica Italiana. I lavori per la sua stesura iniziarono da subito, affidati all'Assemblea Costituente, che la approvò il 22 dicembre 1947. Fu promulgata dal Presidente della Repubblica Enrico De Nicola il 27 dicembre dello stesso anno.

Caratteristiche[modifica | modifica sorgente]

È la principale fonte del diritto della repubblica in Italia, cioè quella dalla quale dipendono tutte le altre leggi. È divisa in due parti: la prima parte riguarda i diritti e doveri dei cittadini, che nello specifico tratta diritti civili, diritti etico-sociali, diritti economici e diritti politici. La seconda parte riguarda l'Ordinamento della Repubblica, nello specifico il Parlamento, le Camere, la formazione delle leggi, il Presidente della Repubblica, Il Governo, il Consiglio dei ministri, la pubblica amministrazione, gli organi ausiliari, la magistratura, l'Ordinamento giurisdizionale, la revisione della costituzione e leggi costituzionali, la Corte Costituzionale, le norme sulla giurisdizione, le garanzie Costituzionali, le Regioni, le Province, le Città metropolitane e i Comuni. I primi dodici articoli sono detti "Principi fondamentali", ed espongono lo spirito della Costituzione. In tutto è composta da 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali.

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]