Civiltà Italiche

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Le civiltà italiche si svilupparono in Italia dalla Preistoria fino al III e il I secolo a.C.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Dalla preistoria fino al 1000 a.C., l'Italia era abitata solo da alcune popolazioni poco numerose come quella dei Camuni, Liguri, Terramaricoli, Siculi e Sardi, che vivevano divisi dagli appennini in modo che le loro culture, tradizioni e abitudini non si mescolassero.

Dopo il 1000 a.C., in Italia arrivarono popoli provenienti dall'Europa e altri territori come i Fenici, i Greci e gli indoeuropei, alcuni si stabilirono vicino ad altre popolazioni, come i Celti che si stabilirono sopra i Liguri, altri come i Greci fondarono nuove colonie, e altri ancora andarono a mescolarsi con i popoli già esistenti, e in questi modi nacquero le popolazioni dei Sanniti, Dauni, Piceni, Villanovani, Latini e altri.

Le civiltà principali[modifica | modifica sorgente]

Civiltà Villanoviana[modifica | modifica sorgente]

La civiltà, una delle più importanti della prima Età del Ferro, prende il nome da Villanova, una località a pochi chilometri a sud-est di Bologna, dove a metà Ottocento fu scoperta una famosa necropoli. Si sviluppò principalmente nell'odierna Emilia-Romagna.

Civiltà Nuragica[modifica | modifica sorgente]

La civiltà nuragica nacque in Sardegna, e deve il suo nome ai nuraghi, imponenti costruzioni megalitiche considerate uno dei più ricchi patrimoni archeologici della preistoria. Si sviluppò in Sardegna lungo un periodo che va dal 1800 a.C. al II secolo d.C. ed ebbe continui scambi culturali e commerciali con le più importanti civiltà mediterranee.

Civiltà Sannitica[modifica | modifica sorgente]

I Sanniti furono un antico popolo italico stanziato nell’area centromeridionale della Penisola: la popolazione prende il nome la regione storica del Sannio. Ebbero la loro massima espansione ai primi del sec. IV a. C. Le prime forme d’arte rintracciabili nel Sannio sono quelle di una cultura dell’Età del Ferro. Erano un grande popolo guerriero.

Civiltà Paleoveneta[modifica | modifica sorgente]

La cultura paleoveneta, cioè degli “antichi Veneti”, ebbe grande importanza tra l’VIII e il III secolo a.C.; ebbe rapporti con quella greca, etrusca e villanoviana, dalle quali ereditò la grande abilità nella lavorazione del bronzo, in particolare nella produzione di contenitori metallici chiamati situle, oggetti destinati a varie funzioni. I cavalli nella civiltà avevano un ruolo fondamentale.

Civiltà Celtica[modifica | modifica sorgente]

I Celti è un insieme di popoli di origine asiatica che, dopo essersi stabiliti nel II millennio a.C. nella regione danubiana, si diffusero in Europa e, penetrati in Italia, fondarono la loro capitale a Senigallia (un comune nella provincia di Ancona). L’arte celtica viene divisa in due periodi.

Civiltà Camuna[modifica | modifica sorgente]

L’arte rupestre può essere considerata la più antica forma d’arte poiché nelle sue espressioni più remote risale al Paleolitico Superiore. In Val Camonica, posta circa a mezza strada tra le città di Bergamo e Brescia, i petroglifi (incisioni su pietra) iniziano nel Paleolitico, attraversano tutta l’Età del Bronzo e l’Età del Ferro e arrivano fino al Medioevo. Questa tecnica espressiva raggiunse la manifestazione più importante di arte rupestre presente non solo lungo l’arco alpino, ma in tutta Europa, con i Camuni, che incisero la loro storia sulla roccia per 11.000 anni

Civiltà Etrusca[modifica | modifica sorgente]

La civiltà etrusca, la più importante dell’Italia preromana, si sviluppò tra il IX e il I secolo a.C. Un elemento che caratterizza la civiltà etrusca è l’importanza assegnata al culto dei morti e grazie ai ricchi corredi funerari si può ricostruire le linee principali della produzione artistica etrusca e la sua evoluzione dalla fase arcaica a quella ellenistica. Si erano stabiliti principalmente in Toscana.