Cilento

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Baia di Sapri
S. Maria di Castellabate

Il Cilento è un territorio appartenente alla provincia di Salerno e rappresenta la parte meridionale estrema della regione italiana della Campania.

Si tratta di una subregione che un tempo faceva parte della Lucania storica, e per tale motivo rappresentava la Lucania Occidentale.

Grazie ai suoi siti archeologici nonché alla fauna e flora locale, rimasta a lungo incontaminata dall'uomo, il Cilento che include anche un vasto parco nazionale, è stato eletto patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco. Inoltre è riserva naturale della biosfera, ovvero un'area protetta dall'Unesco per preservarne le biodiversità presenti in questa terra. Infine, grazie alla qualità delle sue acque e delle sue coste, la costiera del Cilento annovera diverse bandiere blu di Legambiente.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Collocato nella parte meridionale estrema della Campania, il Cilento che fa parte della provincia di Salerno confina a nord con la catena dei monti Alburni, ad est con la provincia di Potenza (in Basilicata), a sud con la provincia di Cosenza in Calabria, infine ad ovest è bagnato dal mar Tirreno.

Comuni[modifica | modifica sorgente]

Il territorio del Cilento è talmente vasto da poter essere ripartito in cinque sotto-aree:

Attrazioni e luoghi di interesse[modifica | modifica sorgente]

Tra le attrazioni naturali cilentane rientra Capo Palinuro, località turistica bagnata dal mare su cui si sono narrate diverse leggende. Altri posti visitati dai turisti sono i siti archeologici di Paestum e Velia. Inoltre, notevole importanza in ambito turistico riscuote la costiera cilentana, che annovera diverse bandiere blu di Legambiente.

La località cilentana di Santa Maria di Castellabate è stata di recente principale location del film italiano Benvenuti al Sud che ha riscosso un notevole successo di pubblico.

Tempio di Atena nel sito archeologico di Paestum
Sito archeologico di Velia

Cultura locale[modifica | modifica sorgente]

Dialetto[modifica | modifica sorgente]

In questo territorio il dialetto che viene adoperato è il cilentano, il quale si distacca notevolmente dai restanti dialetti campani, sebbene presenti in taluni casi delle somiglianze con il dialetto napoletano da cui è comunque influenzato. Il dialetto cilentano è infatti maggiormente riconducibile al gruppo dei dialetti parlati in Basilicata.

In una piccola area del Cilento, per la precisione l'area che include alcuni comuni come Roccagloriosa, Rofrano e pochi altri, si parla il cosiddetto dialetto cilentano meridionale, che appartiene al gruppo linguistico di tipo siciliano.

Tradizioni[modifica | modifica sorgente]

Alcune antiche usanze e tradizioni del Cilento, talvolta risalenti addirittura ai coloni greci che giunsero più di tremila anni fa, sono ancora praticate da chi vive in quel territorio. Si tratta di tradizioni di natura contadina. Per esempio nel comune di Casaletto Spartano il giorno del primo maggio alcuni gruppi di ragazzi vanno di casa in casa a chiedere legumi di vario tipo (ceci, fagioli, lenticchie, ecc.). Questi legumi vengono cotti separatamente e poi di sera nella piazza del paese, preparati tutti assieme in un grande contenitore e conditi a sale ed olio. Gli abitanti del comune di Casaletto Spartano ne mangiano una parte come augurio di raccolti abbondanti nell'agricoltura.

Cucina[modifica | modifica sorgente]

Nel Cilento si producono numerosi piatti e prodotti tipici. Tra questi è possibile annoverare le alici cilentane, la pizza cilentana (che si distingue dalla pizza napoletana per via di una ricetta diversa), l'olio di oliva, il vino rosso, bianco e rosato, la mozzarella di bufala campana, la mozzarella con la mortella, il carciofo di Paestum, i fichi bianchi del cilento, i dolci di cioccolato a base di fichi bianco del cilento.

Argomenti correlati[modifica | modifica sorgente]