Ciclo dell'acqua
Descrizione[modifica | modifica sorgente]
Nel ciclo dell'acqua non ce n'è un inizio né una fine. L'evaporazione è il trasferimento dell'acqua da corpi idrici superficiali nell'atmosfera. Per condensazione di solito intendiamo il passaggio dallo stato gassoso a quello liquido. Le precipitazioni sono costituite da vapore acqueo che si è prima condensato sotto forma di nuvole e cade sulla superficie terrestre, questo avviene soprattutto sotto forma di pioggia, ma anche di neve, grandine, rugiada, brina o nebbia.
Fasi del ciclo dell'acqua[modifica | modifica sorgente]
- L'evaporazione: il sole scalda l'acqua dei mari, dei fiumi e dei aghi trasformandola in vapore. Dallo stato liquido, l'acqua passa a quello gassoso e poi evapora salendo verso il cielo.
- La condensazione: dopo che è salita nel cielo, raffreddandosi, l'acqua ritorna allo stato liquido e così si formano tante goccioline che insieme formano le nuvole.
- La precipitazione: più le varie goccioline si aggregano, più le nuvole sono pesanti e ad un certo punto le goccioline iniziano a cadere a terra sotto forma di pioggia, neve o grandine in base alla temperatura che è presente nell'aria.
- L'infiltrazione: l'acqua caduta in parte alimenta fiumi, laghi e ghiacciai,in parte filtra nel sottosuolo formando le falde acquifere.
Regolazioni del clima[modifica | modifica sorgente]
Il ciclo dell'acqua riceve energia dal Sole. La maggior parte dell'energia solare riscalda i mari tropicali. L'86% dell'evaporazione va negli oceani. Dopo l'evaporazione, il vapor d'acqua si innalza nell'atmosfera ed è allontanato dai tropici dai venti. La maggior parte del vapore condensa nella Zona di convergenza equatoriale, rilasciando il calore latente che riscalda l'aria; questo fenomeno, a sua volta, fornisce energia alla circolazione atmosferica.
Cambiamenti nel ciclo[modifica | modifica sorgente]
Nel corso del secolo scorso il ciclo dell'acqua è diventato più intenso. Questo è quanto gli scienziati si aspettano a causa del riscaldamento globale, dato che le temperature più alte aumentano il tasso dell'evaporazione.
La ritirata dei ghiacciai è anch'essa un esempio del cambiamento in atto, dato che l'apporto d'acqua ai ghiacciai non è sufficiente a compensare la perdita per scioglimento e sublimazione. A partire dal 1850, anno in cui terminò la piccola era glaciale iniziatasi nel XIV secolo, il ritiro dei ghiacci è stato notevole. Anche le seguenti attività umane possono influire nell'alterare il ciclo idrologico:
- Agricoltura
- Alterazione della composizione chimica dell'atmosfera (inquinamento atmosferico)
- Costruzione di dighe
- Deforestazione e desertificazione
- Estrazione dell'acqua dalla falda freatica mediante pozzi
- Sottrazione d'acqua dai fiumi
- Urbanizzazione
L'acqua e l'uomo[modifica | modifica sorgente]
Gli uomini e le piante contribuiscono al ciclo dell'acqua consumandola ed espellendola con i fenomeni della respirazione, della traspirazione e dell'escrezione. L'acqua che circola in natura è sempre la stessa, bisogna perciò preservarla il più possibile dall'inquinamento!!! Il processo del ciclo dell'acqua è molto importante, perché garantisce il riciclo dell'acqua che, altrimenti, una volta consumata si esaurirebbe. Se non ci fosse più acqua sulla Terra, la vita animale e vegetale non potrebbe esistere.
Bibliografia[modifica | modifica sorgente]
- * Scienze Focus - Fisica e chimica, Luigi Leopardi - Francesca Bolognani - Chiara Cateni - Massimo Temporelli, DeA Scuola - Garzanti, 2014, Novara.
- B.Negrino D.Rondano, "Esplorare le scienze" gruppo editoriale Il Capitello