Buco nero

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Rappresentazione artistica di un buco nero

Un buco nero è una regione dello spazio dove la forza di gravità è così forte da trascinare indietro qualsiasi cosa tenti di uscirne, perfino la luce.

Prime ipotesi[modifica | modifica sorgente]

I buchi neri, inizialmente, erano una congettura sulla teoria della relatività. Ogni corpo celeste ha una sua velocità di fuga (per il pianeta Terra, per esempio, è ), velocità che consente di sfuggire all'attrazione gravitazionale del pianeta o della stella.

Questa velo dipende dalle sua dimensioni e dalla sua forza di gravità. Per esempio sulla Luna è molto più basso, mentre su Giove è maggiore.

Ora, se questo valore supera la velocità della luce, pari a circa , qualsiasi cosa entri nel buco nero, non potrà più uscirne, nemmeno la luce. Da qui il nome buco nero.

Descrizione[modifica | modifica sorgente]

Poiché niente può viaggiare più veloce della luce, anche qualunque altra cosa viene trascinata là dentro. Si può cadere in un buco nero e non uscirne mai più. Il buco nero è sempre stato ritenuto una prigione definitiva, dove è impossibile fuggire. Cadere da un buco nero è come cadere dalle Cascate del Niagara: è impossibile uscirne seguendo lo stesso percorso dal quale si è arrivati.

Il confine del buco nero si chiama Orizzonte degli eventi o Punto di non ritorno e somiglia un po' al bordo di una cascata. Se non l'hai ancora raggiunto, puoi cavartela se remi abbastanza in fretta. Se superi il bordo invece sei condannato. Più cose cadono in un buco nero, più quello diventa grande e il suo orizzonte avanza. Come nutrire un maiale: più gli dai da mangiare, più lui ingrassa.

Come si forma un buco nero?[modifica | modifica sorgente]

La prima prova visiva della presenza di un buco nero al centro della [[Via Lattea]]. È stata catturata dall'Event Horizon Telescope (EHT): otto radio osservatori esistenti in tutto il pianeta che formano un unico telescopio delle dimensioni della Terra. La foto è stata pubblicata il 12 maggio 2022.

Perché si formi un buco nero è necessario che un'enorme quantità di materia venga compressa in uno spazio minuscolo. Soltanto allora la forza di gravità aumenterà al punto da catturare la luce e trascinarla indietro, impedendole di uscire.

Un buco nero si forma, fra l'altro, quando una stella che ha esaurito tutto il suo carburante interno esplode come una gigantesca bomba atomica, detta supernova. L'esplosione spara lontano gli strati esterni della stella, formando un enorme guscio di gas in espansione che schiaccia verso l'interno le zone centrali. se la stella è molto, molto più grande del nostro Sole, si formerà un buco nero.

Buchi neri persino più grandi si formano dentro gli ammassi stellari e al centro delle galassie. Oltre alle stelle normali, queste zone contengono buchi neri e altri corpi celesti produrrà un buco nero ancora più grande, in grado di ingoiare qualunque cosa gli arrivi troppo vicino. La nostra stessa galassia, la Via Lattea, ha al centro un buco nero la cui massa è diversi milioni di volte più grande di quella del nostro Sole.

Come puoi vedere un buco nero?[modifica | modifica sorgente]

Ecco gas e polvere che ruotano attorno a qualcosa. Non può essere altro che un buco nero

Stephen Hawking ha scritto: i buchi neri non sono poi così neri, perché sebbene attraggano tutto, impediscano qualsiasi fuoriuscita, gli astronomi possono localizzarli grazie al movimento degli altri corpi celesti.

I buchi neri hanno una elevatissima attrazione gravitazionale e se vediamo delle stelle orbitare attorno a qualcosa di invisibile (come fa la Luna attorno alla Terra) non può che trattarsi di un buco nero. Sappiamo di avere d'avanti un buco nero anche quando vediamo enormi dischi di gas e polvere ruotare attorno ad un oggetto invisibile.

Cadere in un buco nero[modifica | modifica sorgente]

Cadere in un buco nero (più o meno)

Possibile è cadere in un buco nero esattamente com'è possibile cadere dentro il Sole. Se si cade diritto, i piedi saranno più vicini al buco nero e perciò saranno attratti dalla sua forza di gravità più della testa. Ragion per cui l'oggetto che ci cade dentro sarà stirato per il lungo come un elastico e schiacciato ai lati. Più grande è il buco nero, più deboli saranno lo stiramento e lo schiacciamento. Se si cade in un buco nero creato da una stella non molto più grande del nostro Sole, lo sfortunato si ritroverà a pezzi prima ancora di finirci dentro.

Se invece si cade in un buco nero molto più grande potrebbe superare l'orizzonte senza notare niente di particolare. Un osservatore che si trovasse a distanza di sicurezza, però, non lo vedrebbe mai superare l'orizzonte, perché nelle vicinanze di un buco nero la forza di gravità distorce il tempo e lo spazio. Chiunque lo guardasse avrebbe l'impressione di vederlo rallentare mano a mano che ti avvicini all'orizzonte e diventare sempre più sfocato. Questo perché la luce da lui emessa impiega sempre più tempo a uscire da un buco nero. Se quando attraversa l'orizzonte il suo orologio segnasse le 11:00, un osservatore esterno lo vedrebbe rallentare senza mai raggiungere le 11:00.

Uscire da un buco nero[modifica | modifica sorgente]

Un tempo si era convinti che niente potesse uscire da un buco nero. In fin dei conti, è per questo che si chiamano così.

Si pensava che qualunque cosa vi finisse dentro fosse perduta per sempre e che i buchi neri fossero eterni. Eterne prigioni dalle quali non c'era speranza di fuggire. Poi si è scoperto che non era esatto. Piccolissime fluttuazioni nello spazio-tempo indicano che i buchi neri non sono le trappole perfette che si credevano. In realtà, ora si ritiene che da essi fuoriescano lentamente particelle sotto forma di Radiazioni Hawking.

Più è grande il buco nero, più è lento il ritmo della fuoriuscita. A causa delle Radiazioni Hawking, anche i buchi neri finiscono per dissolversi. Dapprima molto lentamente, ma via via più rapidamente a mano a mano che il buco nero si rimpicciolisce; finché, dopo miliardi e miliardi di anni, sparirà del tutto. Insomma, i buchi neri non possono essere considerati le prigioni eterne. Ma che dire di cosa vi è imprigionato? Tutto ciò che ha creato il buco nero o vi è caduto nel corso del tempo sarà espulso sotto forma di energia e particelle.

Esaminandole con attenzione, sarebbe possibile ricostruire quello che vi è finito dentro. Perciò la memoria di ciò che è cade in un buco nero non è perduta per sempre, ma solo per molto, molto tempo.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Stephen Hawking, Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo, Rizzoli, Milano, 2000
  • Stephen Hawking, Dove il tempo si ferma. La nuova teoria sui buchi neri, Rizzoli, 2016

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]