Amedeo Avogadro

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Amedeo Avogadro

Amadeo Avogadro.png
Amedeo Avogadro

Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Luogo di morte
Data di morte
Attività
Amedeo
Avogadro
M
Torino
9 agosto 1776
Torino
9 luglio 1856
chimico, fisico


Amedeo Avogadro è stato un chimico e fisico italiano.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Nacque nell'agosto 1776 da una famiglia nobile del Piemonte, figlio di Anna Vercellone di Biella e Filippo Avogadro, conte di Quaregna e di Cerreto, il quale fu Senatore del Regno di Sardegna e alto magistrato. Amedeo fu uno studente brillante; si laureò in diritto canonico a vent'anni, nel 1796, e iniziò a praticare la professione di avvocato. Ben presto, però, si dedicò allo studio della fisica e della matematica, le sue scienze preferite, e nel 1809 cominciò a insegnarle al collegio di Vercelli.

L'8 luglio 1804 divenne socio dell'Accademia delle scienze di Torino.

Con sospetto entusiasmo prese parte ai movimenti politici rivoluzionari del 1821 (contro il re di Sardegna), cosicché due anni dopo fu rimosso dalla sua posizione (o, secondo la dichiarazione ufficiale, l'università era «lieta di permettere a questo interessante scienziato, di prendere una pausa di riposo dai pesanti doveri dell'insegnamento, in modo da essere in grado di dare una migliore attenzione alle sue ricerche»). Con il tempo, il suo isolamento politico fu gradualmente ridotto, in quanto le idee rivoluzionarie ricevevano una crescente attenzione da parte di Casa Savoia, fino a quando, nel 1848, Carlo Alberto di Savoia emise una costituzione moderna (lo Statuto Albertino). A seguito della crescente attenzione per i suoi lavori, nel 1833 Avogadro fu richiamato all'Università di Torino ad insegnare Fisica Sublime fino al 1850.

Molto poco si sa della sua vita privata e della sua attività politica; nonostante il suo aspetto fisico poco gradevole (almeno a giudicare dalle rare immagini trovate), era conosciuto come un discreto tombeur de femmes (rubacuori) anche se, al contempo, uomo religioso e dedito a una vita sobria. Ebbe otto figli, nessuno dei quali seguì le orme paterne. Molti studi storici confermano che patrocinò e aiutò alcuni cospiratori sardi che stavano organizzando una rivoluzione sull'isola, bloccata all'ultimo momento dalla concessione dello statuto da parte di Carlo Alberto. Alcuni dubbi comunque permangono, considerando l'esiguità delle prove.

Avogadro occupò incarichi pubblici in statistica, meteorologia, e pesi e misure (introdusse il sistema metrico decimale in Piemonte) e fu membro del Reale Concilio Superiore sulla Pubblica Istruzione.

Amedeo Avogadro morì nel 1856 e fu sepolto nel cimitero di Quaregna in provincia di Biella.

Lavoro[modifica | modifica sorgente]

A Vercelli scrisse una memoria nella quale formulò un'ipotesi che viene oggi chiamata Legge di Avogadro e che si è abituati a esprimere nella forma:

«volumi uguali di gas diversi, alla stessa temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole»
(Amedeo Avogadro)

La Legge di Avogadro implica che le relazioni tra i pesi di volumi identici di gas differenti (a parità di condizioni di temperatura e pressione), corrispondono alle relazioni tra i rispettivi pesi molecolari. Quindi, i pesi molecolari relativi possono essere calcolati dal peso dei gas.

Avogadro sviluppò questa ipotesi dopo che Joseph Louis Gay-Lussac aveva pubblicato la sua legge sui volumi (e i gas combinati) nel 1808 (la Prima legge di Gay-Lussac). La principale difficoltà che Avogadro dovette risolvere fu la grande confusione che regnava al tempo su atomi e molecole: uno dei più importanti contributi del lavoro di Avogadro fu quello di distinguere gli uni dalle altre, ammettendo che anche particelle semplici potessero essere composte da molecole, e che queste ultime fossero composte da atomi. John Dalton, per esempio, non considerava questa possibilità. Avogadro, in realtà, non usò la parola "atomo", in quanto i termini "atomo" e "molecola" erano usati in maniera quasi indistinta. Egli considerava l'esistenza di tre tipi di "molecole", comprese le "molecole elementari" (i nostri "atomi"). Oltre a ciò, diede una particolare attenzione alla definizione di massa, come distinta dal peso.