Acidificazione

Da Vikidia, l'enciclopedia libera dagli 8 ai 13 anni.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Wiki2map logo.svg
Leggi come una mappa mentale

L'acidificazione di mari e oceani è causata dall'eccesso di anidride carbonica atmosferica che non può essere più assorbita dalla pompa di solubilità e quindi causa aumento di acidi e diminuzione del pH nell'acqua, perché si trasforma in acido carbonico

L'oceano ne assorbe il 30% di e il Nord Atlantico ne assorbe il 23%, l'oceano è il più grande raccoglitore di anidride carbonica atmosferica.

Processo[modifica | modifica sorgente]

Avviene attraverso la miscelazione atmosferica che avviene nella superficie marina, attraverso la pompa di solubilità ma anche attraverso la pompa biologica ovvero orgasmi fotosintetici.

Il carbonio[modifica | modifica sorgente]

Il carbonio è un elemento costitutivo naturale e diventa dannoso quando viene immesso in quantità maggiori di quanto il sistema possa assorbire.

La origina reazioni chimiche che formano l'acido carbonico che si scompone in ioni di idrogeno positivi e bicarbonato, l'aumento di idrogeno sta causando la diminuzione del pH e quindi creando più acido.

Diminuzione del pH[modifica | modifica sorgente]

Nell'era preindustriale è stata osservata una diminuzione dello 0,1 del pH,da 8,2 era sceso a 8,1 che quindi corrisponde all'aumento del 30% di acidità, attraverso l’aumento della concentrazione di ioni idrogeno che porta a una diminuzione del 16% degli ioni carbonato.

Previsioni dell'IPCC[modifica | modifica sorgente]

Le previsioni dell’IPCC riportano che negli attuali scenari di emissione si osserverebbe una diminuzione del pH di 0,3-0,4,che corrisponde a un grande aumento che sta tra i 100% e 150% dell'acidità e una diminuzione del 50% di ione carbonato.

Cosa succede?[modifica | modifica sorgente]

Man mano che gli oceani si acidificano c'è minor disponibilità di carbonato che quindi porterà a una maggiore difficoltà nella costruzione di gusci calcificati e alla dissoluzione dei gusci esistenti, specialmente negli organismi che utilizzano l’aragonite come elemento costitutivo.