Antico Egitto

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Le piramidi di Giza, uno dei più famosi simboli dell'Antico Egitto.

Con Antico Egitto si intende la civiltà che, tra il 3000 a.C. e il 343 a.C. si sviluppò nella sottile striscia di terra fertile lungo le rive del fiume Nilo, nel nord Africa, dall'odierno Sudan fino alla foce nel Mediterraneo. È suddiviso in quattro grandi fasi: il regno antico, il regno medio, il regno nuovo e l'età tarda.

Geografia[modifica | modifica sorgente]

Gli antichi egizi facevano già la distinzione tra il loro paese (*Kemet*,cioè terra nera) e il deserto (*Desheret*, terra rossa). La valle del Nilo che prosegue per migliaia di kilometri non si allarga per più di 40 kilometri. Il resto del paese è deserto se si esclude le oasi (come quello di Siwa) e altri punti d'acqua. Storicamente il paese è diviso tra l'Alto Egizio (con città come Mephis, Abydos, Hierakonpolis) e il Basso Egizio (che corrisponde al delta del Nilo).

Storia[modifica | modifica sorgente]

Geroglifici egiziani
La Sfinge di Giza. È la più grande statua tra le sfingi egizie: lunga 73,5 metri, alta 20,22 metri e larga 19,3 metri di cui solo la testa è 4 metri.

Le tracce di insediamenti lungo il fiume Nilo sono molto antiche. L'agricoltura, in particolare la coltivazione di grano e orzo, ha fatto la sua comparsa in quelle regioni intorno al 3500 a.C. La presenza del fiume rende possibile la vita in una regione desertica, diventando quindi la prima ragione della nascita della civiltà egiziana. Più in dietro c'è stata una migrazione dalle zone lacustre della Libia alla valle del Nilo, incrementando un sviluppo demografico. La società del predinastico primitivo era fatta di cacciatori e pescatori che è diventata col tempo una civiltà agraria.

Le tribù neolitiche impararono a vivere prima sotto l'autorità di capi locali, chiamati nòmi. I vari nòmi si scontrarono e si allearono tra loro, fino a formare due regni, l'Alto Egitto a Sud ed il Basso Egitto a Nord, che vennero unificati nel 3000 a.C. in un solo impero da Menes, re dell'Alto Egitto, che inaugurò le trenta dinastie dell'Antico Egitto. Tra i monumenti più famosi dell'Antico Egitto vi sono sicuramente le piramidi, tombe di sovrani dalla III alla XII dinastia. Le piramidi più famose si trovano presso Giza, vicino alla città moderna del Cairo. La Grande piramide, la tomba del sovrano Cheope, è l'unico monumento sopravvissuto delle sette meraviglie del mondo antico. L'antico Egitto raggiunse l'apice della sua potenza ed estensione territoriale nel periodo chiamato Nuovo Regno, tra il 1567 a.C. ed il 1085 a.C., quando i confini dell'impero andavano dalla Libia all'Etiopia al Medio Oriente. Nel 343 a.C., dopo la battaglia di Isso nella quale viene sconfitto Dario III, l'Egitto è costretto a sottomettersi all'impero di Alessandro Magno, ponendo fine all'antico Egitto, dando così inizio all'Egitto tolemaico.

Fasi dell'Antico Egitto[modifica | modifica sorgente]

La storia dell'Egitto è millenaria. Essa è stata suddivisa dagli studiosi in quattro grandi regni: Regno arcaico (3100-2700 a.C.), Antico regno (3000 a.C.-2040 a.C.), Medio regno (2040-1540 A.C.), Nuovo regno (1540-1070 a.C.). Il periodo dal 1070 al 343 a.C. viene detto Età tarda. Tra i vari regni si collocano i cosiddetti periodi intermedi, caratterizzati da disordini sociali e crisi economiche.

Antico regno[modifica | modifica sorgente]

L’Antico Regno inizia con la III dinastia (2700 a.C.) e si conclude introno al 2200 a.C.inizialmente, la capitale era Tinis, successivamente trasferita a Menfi (vicino alla capitale attuale, IL CAIRO). Il periodo di massimo splendore fu raggiunto tra il 2600 e il 2500 a.C., quando gli egizi conquistarono il Sinai, la Libia e la Nubia. I principali faraoni furono Zoser, Cheope, Chefren e Micerino, per i quali vennero costruite le prime piramidi monumentali. Il regno declinò per diverse ragioni: una violenta crisi economica, seguita dalla carestia. Inoltre, i sacerdoti e i governatori locali pretendevano più potere e diedero vita a piccoli regni personali, che indebolirono fortemente il potere centrale.

Medio regno[modifica | modifica sorgente]

Questo periodo va dal 2160 a.c. al 1785 a.c. e i faraoni fanno parte della XI e XII dinastia. Il Medio Regno inizia con la riunificazione dell’Egitto da parte di Monthuotep, faraone dell’epoca. I sovrani più importanti sono quelli della dinastia dei Sesostri (1964-1854 a.c.) La capitale dell’impero era la città di Tebe, nota come “città dalle cento colonne”, protetta dal dio Monthu, ovvero il dio della guerra. Dal punto di vista economico, fu un regno caratterizzato da un’economia fiorente, vennero bonificate molte terre e il confine meridionale del regno fu esteso fino alla III cateratta (cascata) del Nilo. Vennero, inoltre, conquistati Libano e Siria. Anche sotto il profilo culturale il Medio Regno fu significativo: molto fiorente era la letteratura di cui nascono svariati generi letterari, mentre la lingua raggiunge una notevole purezza ed eleganza: non a caso, la lingua egiziana scritta e parlata studiata oggi è quella del Medio Regno. La causa principale del declino del Regno fu l’invasione, nel 1750 a.c., degli “HYKSOS”, una tribù nomade asiatica.

Nuovo regno[modifica | modifica sorgente]

Il nuovo regno va dal 1550 al 1070 a.C. La capitale è Tebe e, in questo periodo si diffuse un nuovo culto, quello di Amon (dio del sole). Diversi importanti sovrani caratterizzarono il Nuovo Regno: Amenofis IV e sua moglie Nefertiti, Ramses II e Ramses III. Questo periodo storico è importante per il forte sviluppo economico, sociale e militare del Regno; inoltre, nella Valle dei Re vennero costruiti i meravigliosi monumenti funebri, oggi meta di milioni di turisti. Le principali cause del declino furono la battaglia di Quadesh (1284 a.C.) contro gli hittiti e le invasioni dei Popoli del mare (1200 a.C.). Altro punto debolezza fu il contrasto tra Amenofis IV e l’ambizione dei sacerdoti del dio Amon, conflitto che sfociò in guerra civile.